
Reti da circuizione per imbrigliare le orate e blindare i muscoli spezzini. Questa la soluzione individuata nel tavolo di crisi aperto dalla Prefettura a seguito dell’allarme lanciato dai mitilicoltori spezzini, che proprio ieri dalle pagine della Nazione avevano lamentato criticità forti dovute all’aumento della temperatura dell’acqua e della prolungata siccità, fattori che avrebbero determinato la proliferazione di uno svariato numero di orate di grandi dimensioni, pronte a banchettare con le reste piazzate dalla cooperativa dei mitilicoltori spezzini. Al tavolo, presieduto dal prefetto spezzino Maria Luisa Inversini, hanno preso parte il presidente e l’amministratore delegato della cooperativa dei mitilicoltori, Eugenio Borio e Federico Pinza, l’onorevole Lorenzo Viviani, e il comandante della Capitaneria di porto della Spezia, Alessandro Ducci. Dall’incontro è emerso come, allo stato attuale, l’unica soluzione praticabile in tempi brevi sia il ricorso alla pesca con una rete da circuizione, quale il cianciolo, in grado di catturare una grande quantità di pesci, strumento decisamente più efficace delle reti da posta, le uniche attualmente consentite ma non in grado di arginare il problema e di tenere al riparo i muscoli dalla voracità delle orate. "Abbiamo provato ad attivare 4 navi da pesca con reti da posta, ma i risultati non sono stati soddisfacenti perché i pesci le evitano. Chiediamo che venga autorizzata una barca che operi con la cianciola, l’unica tecnica che potrebbe essere efficace" aveva detto ieri alla Nazione il direttore Federico Pinza. Per questo motivo, la richiesta di utilizzo delle reti più performanti è stata inoltrata all’attenzione della Regione Liguria che, per le vie brevi, ha già manifestato la propria disponibilità a richiedere a sua volta l’autorizzazione all’uso del cianciolo al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, competente per materia. La speranza ora è che il ministero si pronunci in tempi brevi e in maniera favorevole, così da permettere alla cooperativa dei mitilicoltori spezzini di intervenire al più presto per far fronte a una piaga, in grado di mettere in difficoltà la produzione dell’oro nero della Spezia.
"Su mia iniziativa – spiega il sindaco Pierluigi Peracchini – ho richiesto la convocazione urgente di una riunione con la Prefettura, per arginare questa emergenza che sta creando un ingente danno economico a un settore composto per lo più da aziende familiari già in difficoltà a seguito degli strascichi dell’emergenza economica derivata dal Covid. Immediatamente con la Prefettura è stato è predisposto l’utilizzo di “reti da circuizione” per attirare grandi quantità di orate e altri pesci dannosi per i mitili. Sono certo che Regione Liguria e poi il Ministero coglieranno queste istanze per predisporre immediatamente questa soluzione, scongiurando così un ulteriore danno a un fondamentale settore economico della nostra Provincia"