Via libera al riassetto complessivo degli impianti di mitilicoltura nel golfo della Spezia: sono stati approvati dall’Autorità di sistema portuale del mar Ligure orientale il progetto di fattibilità tecnico-economica e quello esecutivo dei lavori del primo lotto, che prevedono uno stanziamento complessivo pari a 6.260.000 euro, di cui 1.600.000, per quest’ultimo; 1.262.177,75 l’importo base per i lavori del primo lotto, per cui sta per partire la gara di affidamento. È Paolo Varrella, presidente della cooperativa Mitilicoltori Spezzini a dare i dettagli di questa che promette di essere una rivoluzione. "Si tratta di operazioni che partono in concomitanza con il dragaggio, per evitare di arrecare danni alla mitilicoltura. Per motivi di tutela nostra e dei consumatori, sospenderemo momentaneamente la produzione dentro diga, in modo da evitare ogni rischio". Nuovi vivai saranno, quindi installati vicino a quelli già presenti fuori dalla diga foranea, ma è già previsto un nuovo trasloco, con un riassetto importante di quanto attualmente esistente. "Ci sarà una razionalizzazione – continua Varrella – e una volta finito il dragaggio li ricollocheremo sfruttando tutto lo spazio a nostra disposizione: i vivai saranno risistemati allargando lo spazio fra uno e l’altro, misura che consentirà di far circolare meglio l’acqua, evitando l’accumulo di fango". Sarà sfruttata tutta la fascia a disposizione dei mitilicoltori, allargando da 250 a 500 metri verso la città il lato del rettangolo immaginario riempito dagli impianti. "Con il presidente Sommariva abbiamo condiviso una visione del golfo con una molluschicoltura estesa, in cui hanno un ruolo di primo piano gli investimenti sulle nuove tecnologie e i progetti di economia circolare, come quello sui gusci e sullo smaltimento delle retine dei muscoli e ovviamente, ci sarà spazio per la portualità".
C.T.