Grandi novità in casa Rainbow la Spezia Volley con l’innesto di una giocatrice di grandissimo livello. Leila Bottaini vanta un passato importante in A2 e vestirà sino a fine stagione la maglia arancionera nel campionato di Serie D femminile.
Com’è nata la sua decisione di rimettersi in gioco?
"Ero ormai ferma da parecchio tempo, ma mi hanno chiesto se avevo voglia di dare una mano per aiutare le ragazze più giovani e per cercare nel ruolo di banda di sopperire alla partenza per motivi di lavoro di Sonia Perchiazzi. È stato precisato sin da subito che l’intenzione principale della società è quella di valorizzare il gruppo che lavora insieme da agosto e questo mi è sembrato più che giusto. Io non ho alcuna presunzione e sono qui per aiutare, anche a livello numerico".
Come giudica il suo rientro in campo contro il Paladonbosco?
"Ho giocato nell’ultimo set che abbiamo vinto 25-9. Le emozioni sono sempre le stesse. Essere in campo è sempre bellissimo ed esserlo in un gruppo del genere ancor di più. Ho trovato una squadra che ha un bel ritmo, che è serena, che ha voglia di lavorare e che, nonostante il primo posto in classifica e i risultati brillanti, non dimostra alcuna supponenza".
In una squadra molto giovane metterà la sua esperienza al servizio del gruppo.
"A 33 anni ho un discreto bagaglio d’esperienze. Ho iniziato nel Valdimagra e a 15 anni con le mie compagne abbiamo vinto il titolo regionale e dalla Serie C siamo passate in B2. Dopo quella stagione ho cominciato a girare per l’Italia. Prima sono andata ad Imola e poi a Vicenza nell’U18 in B2. Due anni dopo sono passata al Busnago in A2 dove in realtà ho fatto più esperienza fuori che dentro il campo. Poi sono andata al Flero Brescia, promosso in A2, dove ho cominciato ad avere i primi seri problemi alle ginocchia. Dopo uno stop la stagione successiva mi sono trasferita a Chieri (B1) dove abbiamo lottato per i play-off e dove abbiamo perso la finale di Coppa Italia. Un traguardo che ho poi raggiunto a Lodi. A quel punto mi sono avvicinata a casa andando a Piacenza in B2. A metà stagione sono rimasta incinta e praticamente con la pallavolo non ho più ripreso".
Un amore che, però, non è mai finito.
"Direi proprio che non finirà mai. Con la nascita della mia seconda bambina ho cercato più stabilità e sono tornata a La Spezia dalla mia famiglia, ma la pallavolo farà sempre parte di me. Nel frattempo ho fatto anche altre cose, mi sono laureata in Scienze dell’Educazione e ho ripreso con il beach volley, un altro sport che mi affascina" Lei è pallavolista dall’età di 15 anni, suo marito Aimone Alletti altrettanto.
È inevitabile che le vostre figlie abbiamo nel dna la stessa passione.
"Per il momento hanno altri interessi, come il nuoto e il pattinaggio. Saranno comunque sempre libere di scegliere quello che preferiscono, ma lo sport inevitabilmente farà parte della loro vita. Sicuramente a loro piace venire in palestra e vedere il loro papà che adesso gioca nella Prisma Taranto in Superlega"
Qual è il suo ricordo più bello?
"Sinceramente sono stata molto fortunata perché ovunque sono stata ho sempre trovato ottimi gruppi, allenatori preparati e società ben organizzate. Con alcune delle mie compagne ho legato tantissimo e ancora oggi, nonostante ci si possa vedere poco, ho con loro dei legami molto profondi. Ecco perché penso che la squadra sia importantissima e che vada messa al di sopra di tutto. Sono questi i valori che mi porto dentro da sempre e che vorrei insegnare anche al gruppo U12 del Vdm che sto seguendo".
Ilaria Gallione