La Spezia, 16 gennaio 2025 – Nella mattinata di oggi, durante gli specifici servizi organizzati dal Comando della polizia locale spezzina per il monitoraggio dei conferimenti presso le isole ecologiche comunali, è stato fermato e controllato un autocarro in via degli Stagnoni.
Alla condotta del veicolo, al momento del controllo, c'erano il proprietario in compagnia di un amico, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
Sul cassone posteriore del veicolo, era presente un ingente quantitativo di rifiuti alcuni dei quali speciali ed altri pericolosi. Il materiale era costituito da Raee (una lavatrice, un frigorifero, un amplificatore), del mobilio (una sedia di vimini, 1 divano letto in pelle, 1 mobile in legno, una poltrona da barbiere), una batteria al piombo, dei pannelli di materiale coibentante ed altri rifiuti ingombranti indifferenziati (pannelli in legno, parti di stufa a gas, cuscini).
Il veicolo è stato condotto alla pesa esistente all’interno dell'isola ecologica 'Piramide' ubicata in viale Fieschi e si è accertato che i rifiuti erano circa sette quintali.
Le indagini successive effettuate dagli agenti hanno permesso di accertare che il conducente non risultava iscritto all’Albo nazionale dei gestori ambientali, pertanto stava effettuando un’attività illecita di gestione dei rifiuti, senza nemmeno essere in possesso del previsto Formulario di identificazione rifiuti previsto dalla legge.
A quest’ultimo, è stato formalmente prescritto di conferire i rifiuti in maniera corretta e di presentare la relativa documentazione al Comando della polizia locale entro 15 giorni. Una volta completato lo smaltimento, sarà ammesso al pagamento di una sanzione di 6.500 euro.
In caso di mancato pagamento delle pesantissime sanzioni pecuniarie, la normativa ambientale prevede che dovrà essere denunciato all’autorità giudiziaria andando incontro alla pena in caso di condanna dell’arresto da tre mesi ad un anno o l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.
In ogni caso l’autocarro, è stato sequestrato dagli agenti, su indicazione del pm di turno, per la successiva confisca, considerato il rischio concreto che sua la disponibilità potesse aggravare le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati dello stesso tipo.