Il suo passaggio a Forza Italia ha fatto rumore. Da sette anni assessore all’ambiente del Comune della Spezia, Kristopher Casati si candida ora al grande salto.
Era tra gli assessori totiani più in vista, dopo il terremoto giudiziario ha scelto di accasarsi in un partito. Perché?
"È stata una scelta obbligata. Sono stati molti i cittadini che due anni fa hanno riposto in me la loro fiducia, portandomi a essere il più votato della lista Toti, che oggi però purtroppo non esiste più. Ho scelto il partito nel quale maggiormente mi rispecchio e che ricalca i miei valori, è stato un ritorno a casa".
In questi ultimi mesi si è parlato molto delle difficoltà di Atc. Come risollevare l’azienda?
"In questi mesi ho assistito a una forte strumentalizzazione politica sul tema. Sono certo che quando il concessionario del subappalto entrerà a regime i problemi si risolveranno, noi come amministrazione abbiamo fatto la nostra parte".
In queste settimane tra i temi sollevati c’è anche il commercio. Un’idea per rilanciarlo?
"Da sempre vivo molto la città e il suo centro, e troppe volte mi sono trovato di fronte a lamentele da parte del commercio spezzino. Il tema delle incessanti aperture di cui la nostra città è stata testimone negli ultimi anni sta diventando un problema sempre più attuale. Bisogna garantire un mix dell’offerta e soprattutto limitare le aperture tutelando quelle già presenti, si può fare per la nostra città e per la nostra regione. È infatti un provvedimento di competenza regionale ed è già stato emesso in città come Napoli o Firenze".
Legambiente ha presentato le sue dodici priorità per un ‘cambio di passo’ della Liguria. Le ritiene condivisibili?
"Alcuni temi possono essere condivisibili. Sicuramente sul tema dei rifiuti legato all’impiantistica, credo che la città sia un esempio virtuoso da esportare in tutta la Liguria".
Da oltre 15 mesi in Liguria è stata fondata l’Agenzia ligure per i rifiuti. Nell’ultimo anno non si ricordano atti o deliberazioni. Farà la fine di altri carrozzoni, mentre la Liguria ancora non riesce a chiudere il proprio ciclo?
"Credo che l’agenzia sia un’ottima idea. Una regia regionale, in termini di impiantistica è fondamentale, ora è il momento di fare un cambio di passo: gli esempi virtuosi ci sono".
Dal campo largo propongono di rifondare Arte e cambiare la sua vocazione. Proposta che condivide, o crede che l’emergenza abitativa vada affrontata in altra maniera?
"Penso che il nome incida poco, come in tutte le cose è la sostanza a fare la differenza. È necessario aumentare l’offerta di edilizia residenziale pubblica attraverso la realizzazione di nuovi alloggi e la manutenzione e riqualificazione di quelli esistenti".
Bucci ha rilanciato sull’autonomia. “Liguria come il Friuli”, ha detto. Concorda?
"Grazie all’autonomia le amministrazioni regionali diventerebbero più efficienti nella gestione del loro territorio, erogando migliori servizi per i cittadini. Le Regioni conoscono meglio le particolarità locali e possono quindi rispondere in modo più efficace alle problematiche del territorio, rispetto a quanto non farebbe il governo centrale. Con l’autonomia regionale si riuscirebbe a trattenere sul territorio maggiore gettito fiscale per finanziare le proprie misure".
Tre priorità su cui lavorare in caso di elezione?
"La sanità, per l’abbattimento delle liste d’attesa; le infrastrutture, con un piano immediato degli interventi e un piano delle manutenzioni, e il welfare, per potenziare le misure a sostegno della famiglia e i fondi per le politiche sociali".
Matteo Marcello