FRANCO ANTOLA
Cronaca

Riflettori puntati sui costi del Felettino

Ieri l’audizione del sottosegretario Andrea Costa nella commissione lavori pubblici sul nuovo piano finanziario elaborato dalla giunta Toti

di Franco Antola

Il confronto è stato pacato, ma dalla commissione lavori pubblici, convocata ieri in Comune per l’audizione del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, è emerso un dato incontrovertibile: i ministeri della Salute e dell’Economia intendono accendere i riflettori sui costi del nuovo Felettino e chiarire la congruità di un modello contrattuale che comporterà cospicui esborsi per le casse pubbliche. Come del resto aveva già rilevato nella sua recente requisitoria il procuratore della Corte dei Conti parlando di "abnorme introito" a favore del privato.

A chiedere il confronto è stato il capogruppo di LeAli a Spezia Guido Melley che ha ribadito le sue accuse: "Il progetto del Felettino è ancora fermo al palo e l’ennesimo crono programma sbandierato da Toti solo pochi mesi fa è già saltato". E’ su questi temi che Costa ha dato conto della riunione del 5 luglio scorso del Ciga, il Comitato istituzionale di gestione e attuazione degli accordi Stato-Regioni, chiamato a deliberare sul nuovo piano finanziario elaborato dalla giunta Toti per il nuovo ospedale. Il sottosegretario ha ammesso qualche ritardo, ma ha ricordato che trattandosi di un organismo interministeriale c’è stata qualche difficoltà ad acquisire l’assenso del Mef. Costa ha comunque assicurato la massima disponibilità da parte del Ministero anche se è da escludere una valutazione nel merito del progetto Felettino. "Sono le Regioni - ha detto - a decidere autonomamente la tipologia del finanziamento e del relativo percorso. Tuttavia ci sono aspetti, come la verifica della sostenibilità finanziaria, che spettano al governo. Dalla seduta del Ciga è emersa però una riflessione e cioè che il nuovo ospedale avrà sicuramente una riduzione dei costi di gestione, ma sarà la Regione a dover fornire ogni dettaglio, per questo è stata chiesta una relazione ad hoc in modo da poter parametrare i risparmi ai costi previsti, che comportano un canone annuo di 14,8 milioni di euro per oltre 25 anni. I ministeri aspettano quella relazione dalla Regione. Ed è su questo aspetto che si è aperta una piccola polemica sotto traccia. Peracchini ha detto di aver saputo dalla Regione che quella richiesta, assieme al verbale della riunione del Ciga, non è ancora arrivata, adombrando così il dubbio che il ritardo sia imputabile al ministero."Il problema non può essere un verbale che non arriva – la risposta del sottosegretario –. Noi abbiamo chiesto cose molto chiare e i soggetti interessati c’erano tutti. Farò certo una verifica presso gli uffici, non vorrei però che tutto si riducesse a un verbale. Le questioni sono state poste in riunioni operative ristrette e in seno ad una commissione ministeriale, non in una bocciofila. Non ho dubbi che la Regione abbia cominciato a lavorare, anche perché mi risulta che abbia coinvolto Cassa depositi e prestiti. Mi auguro che il messaggio non sia che i ritardi sono colpa del governo".

In tema di costi è intervenuto anche il direttore dell’Asl 5 Paolo Cavagnaro, ricordando che il nuovo Felettino avrà più posti letto e quindi costi maggiori. Ma con più personale e risorse adeguate si avrà anche una riduzione delle fughe fuori regione. D’altra parte l’Asl non potrà sostenere il canone imputandolo alla quota del fondo destinatole, e la Regione ne terrà conto. Nel corso dell’audizione sono intervenuti anche altri commissari. Melley e Federica Pecunia hanno chiesto un parere al sindaco sulle valutazioni espresse dalla Corte dei Conti (ma la risposta non c’è stata), Lorenzo Forcieri ha auspicato da parte della Regione una valutazione approfondita "perché non possiamo permetterci un ospedale pronto ma non operativo a causa degli elevati costi di gestione", mentre Emanuele Corbani ha posto il problema delle esigenze sanitarie del territorio.