Non si placano le polemiche contro la decisione del Comune della Spezia di aumentare l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef, con la giunta che ha votato il passaggio da 0,6% a 0,8%. Questa volta è Federconsumatori che, all’esito dell’incontro avuto con l’amministrazione comunale per parlare della manovra di bilancio, ha palesato tutta la propria contrarietà. "Una riunione convocata quando oramai non era possibile un confronto franco, contestando quindi il metodo, e sul merito siamo insoddisfatti della scelta adottata, che ancora una volta colpisce indiscriminatamente tutti i cittadini in maniera lineare dovendo applicare la percentuale dello 0,8 % sul reddito, pur con la confermata esenzione fino a 15mila euro, senza prevedere una più equa perequazione" ha detto Andrea Benedetto, presidente di Federconsumatori La Spezia, che sottolinea come l’associazione abbia anche ribadito la propria "contrarietà alla risoluzione dei problemi di bilancio agendo sul reddito senza considerare altre entrate comunali: ad esempio l’Imu sul possesso degli immobili oltre al secondo, aumento della tassa di soggiorno il cui valore è fermo dal 2018". La Federconsumatori ha chiesto inoltre un impegno del Comune per un confronto serio sulla destinazione di futuri, eventuali risparmi dovuti soprattutto al costo dell’energia, il cui prezzo subisce continui sbalzi a causa delle condizioni internazionali. "Purtroppo anche tale disponibilità non ci è stata accordata e per tale ragione non possiamo che manifestare la nostra insoddisfazione per l’incontro avvenuto in Comune" afferma senza mezzi termini Benedetto. Sull’aumento dell’addizionale comunale Irpef nei giorni scorsi hanno espresso la propria contrarietà anche le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, oltre a Confcommercio.
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