CRISTINA GUALA
Cronaca

Rischia di soffocare per un boccone. Bimba di 3 anni salvata dal padre

Ha utilizzato le tecniche di disostruzione imparate in un corso alla Pubblica Assistenza. Il racconto

La Spezia, 22 agosto 2023 - Una tranquilla serata d’agosto che poteva finire in tragedia. Tutto in un attimo: la bambina di 3 anni inghiotte un boccone che le va di traverso. Il padre, con grande sangue freddo, riesce a salvarla utilizzando le tecniche di disostruzione imparate in un corso con la Pubblica Assistenza. L’episodio è avvenuto poche sere fa, una storia a lieto fine che si è giocata tutta sul filo dei secondi. Lui è Luca, amorevole papà, lei è la sua bimba, la principessa di casa, in una serena cena di famiglia. Prima hanno giocato insieme e poi tutti si sono impegnati nelle faccende di casa, con la cena da mettere in tavola. Un quadretto abituale squarciato da un evento che li ha sconvolti. La piccola ha ingoiato quel boccone che le è andato di traverso, non respirava più. Il giovane padre, mantenendo la lucidità pur in un momento drammatico, ha messo in pratica quanto appreso pochi giorni prima dal corso fatto alla Pubblica Assistenza di Vezzano. Mai avrebbe pensato di doverle utilizzare proprio in casa, su sua figlia. Lo ha raccontato proprio Luca in una lettera di ringraziamento alla Pubblica Assistenza di Vezzano, dove ha seguito un corso di disostruzione. Quel ciclo di lezioni che insegnano ad eseguire la manovra di Heimlich, una manovra salvavita in una partita difficile che si gioca in una manciata di tempo, dove la rapidità di intervento è fondamentale. Perchè dopo di tempo non ne resta più. Le parole di Luca sono precise, fotogrammi di un dramma sfiorato, dopo il ritorno alla normalità, segnata da un evento che non si vorrebbe mai affrontare.

"Eravamo a cena con la famiglia nel giardino di casa. I bimbi giocano in giardino e i grandi si godono un po’ del fresco delle serate d’agosto; poi a cena, tutti seduti e mi attardo qualche minuto nelle faccende di casa". Un piacevole momento di quotidianità, ma a un certo punto un grido squarcia la tranquilla serata in famiglia: la piccola respira a fatica, il viso è scuro e porta le mani alla gola. Il padre accorre richiamato dalle grida della mamma, non perde un istante ed inizia ad effettuare le manovre di disostruzione delle vie aeree. È sicuro di se, non si fa cogliere dal panico e, in pochi secondi, mette in pratica quanto imparato poco tempo prima al corso di primo soccorso che la Pubblica Assistenza di Vezzano ha organizzato per la cittadinanza. Quella che poteva essere una triste notizia, è tornata ad essere una tranquilla serata d’estate, grazie a poche e semplici manovre.

Per la Pubblica Assistenza di Vezzano ricevere quel racconto, è stata la conferma della validità del loro operato quotidiano: "La diffusione delle buone pratiche e delle manovre di primo soccorso è uno dei nostri obiettivi – racconta Federico Guidi portavoce della Pubblica Assistenza di Vezzano – con semplici gesti e manovre di base, ognuno di noi può rivestire un grande ruolo nella comunità". Sono quattro le edizioni del corso che i volontari dell’associazione del soccorso vezzanese hanno organizzato con una settantina di partecipanti, tra cui c’è stato Luca. Viene da pensare: e se non avesse seguito il corso? Cosa sarebbe successo? Oggi, a distanza di qualche giorno dall’incidente, la bambina gioca tranquilla, nella spensieratezza dei suoi anni: Luca sa di aver salvato sua figlia in un solo istante: "E’ fondamentale la conoscenza di queste semplici manovre – conclude Guidi: che possono evitare esiti drammatici in molteplici situazioni".