REDAZIONE LA SPEZIA

Ristorante beffato dal Dpcm: da tutto esaurito a...vuoto

Lo stop agli spostamenti azzera il lavoro natalizio al ’Tritone’ di Fezzano. "Tutti clienti di Spezia: hanno disdetto la prenotaziione"

Claudio Mazzoni titolare del ristorante La Posta

La Spezia, 5 dicembre 2020 -  Le limitazioni agli spostamenti stabilite dal Governo sono arrivate nelle nostre case l’altra sera, insieme alle regole per i ristoranti nei giorni festivi: apertura solo a pranzo e nessuna eccezione al divieto di uscita dal comune, quindi ad esempio chi abita a  Porto Venere non può andare a  mangiare al ristorante a Spezia e viceversa. Un anno che ha messo in difficoltà il settore della ristorazione e che si concluderà con un colpo di grazia per tutti i titolari e dipendenti dei locali. Claudio Mazzoni , dell’elegante ristorante La Posta alza le mani, quasi in segno di resa e afferma: "A Natale ho sempre lavorato, ma con queste restrizioni non ha senso aprire, passerò il Natale con la mia famiglia". Il ristorante di Claudio rimarrà chiuso il 25 dicembre.

La totale assenza di prenotazioni (nessuna chiamata, proprio così) e l’impossibilità di aprire a cena, fanno azzerare la speranza di avere qualche cliente. Il divieto di varcare il confine del territorio comunale penalizza molti ristoranti che trovandosi in località turistiche o in comuni piccoli non potranno essere frequentati dal pubblico da fuori. Adriana Incaviglia, dei ristoranti ‘Il Tritone’ a Fezzano e ‘Roma’ alla Spezia racconta: "A Fezzano, nel comune di Portovenere, avevamo il tutto esaurito, abbiamo organizzato gli spazi per garantire la sicurezza, ma purtroppo i tavoli rimarranno vuoti: gran parte delle prenotazioni erano state effettuate da residenti del comune della Spezia che, temendo le multe, hanno disdetto". Adriana ha dovuto rivoluzionare del tutto il suo lavoro, durante i mesi del lockdown ha investito nel rinnovo dei locali del ristorante Roma, ristorante pensato soprattutto per cene e cerimonie eleganti. Adriana sottolinea un altro aspetto: "Il ristorante Roma richiama un pubblico che si aspetta un determinato servizio, offriamo cene di qualità in un’atmosfera esclusiva, il locale era frequentato da personaggi noti che non potendosi spostare non potranno venire a trovarci". Adriana, come molti ristoratori, ha tentato con sacrificio di continuare a pagare i dipendenti, ma non nasconde che il prolungarsi questa situazione porterebbe non poche difficoltà. Luciano De Lisi , della storica trattoria La Nuova Spezia, si sta preparando ad aprire a pranzo nei giorni festivi: "Stiamo preparando il menù per il pranzo di Natale che sarà totalmente a base di pesce, abbiamo allestito i tavoli per tutelare i nostri amati clienti e li accoglieremo come sempre a braccia aperte, ma mantenendo il rispetto delle norme". Luciano spiega che in questo periodo hanno cercato di lavorare molto anche con l’asporto e non potendo fare il cenone di Capodanno in presenza, saranno felici di impacchettarlo per i clienti che desiderano passare a prenderlo e gustarlo a casa. I ristoratori ce la stanno mettendo tutta, nonostante il periodo sia critico, la speranza è poter tornare a lavorare come un tempo.  

Ginevra Masciullo