REDAZIONE LA SPEZIA

Risveglio traumatico. Lo stupore del paese sconvolto dal dramma

Non è stata una mattina qualunque, quella di ieri a Vezzano. Isolati, al buio, senza corrente, un vento...

Non è stata una mattina qualunque, quella di ieri a Vezzano. Isolati, al buio, senza corrente, un vento fortissimo, nessuna linea internet, è iniziata così alle 7 del mattino, la giornata per buona parte del paese che è rimasto impegnato fino ad un certo orario a segnalare il disservizio a Enel distribuzione. Solo più tardi, verso le 11, quando la linea telefonica è stata ripristinata e quando molti hanno avuto accesso ai social che hanno saputo del ritrovamento di un cadavere. Inizialmente si diceva in via Matteotti, fino poi a precisare che si trattava del corpo di un uomo in via Pratola, fuori paese, neanche poco distante dalla provinciale. Fino ad allora per molti quell’auto parcheggiata lungo il bordo della strada, un’auto voluminosa come se ne vedono tante, non aveva destato alcun sospetto. Nonostante fosse già stata vista la sera prima a nessuno poteva venire in mente il peggio. E poi non è insolito vedere mezzi fermi lungo la provinciale. Spesso sono i cacciatori, oppure fungaioli solitari e in gruppo, anche chi va per erbi. La strada è percorsa quotidianamente da mezzi e persone che passeggiano, ma che difficilmente si addentrano nel bosco se non sono del luogo. "Un fungaiolo" hanno pensato in molti al Capitolo fuori dai negozi quando la notizia di un morto è trapelata. Si è pensato anche a qualcuno che potesse essere andato a mettere reti per gli animali selvatici, succede anche questo, e potesse essere stato colto da un malore. E ancora si addentrano nel bosco persone che hanno smarrito i gatti o i cani, li vanno a cercare perché non siano caduti in qualche trappola, magari rincorrendo altri animali. Tra i primi ad arrivare sul posto il sindaco di Vezzano Massimo Bertoni scosso da quanto avvenuto: "In molti volevano sapere chi fosse – ha detto – le notizie erano pochissime. Ma ho saputo, dalle persone che erano lì presenti, che non si trattava di un vezzanese e l’ho detto ai miei concittadini. E’ chiaro, come sembra, che sia successo qualcosa di tremendo. La gente mi chiede informazioni, non siamo abituati a questo tipo di eventi". Cristina Guala