Matteo Marcello
Cronaca

L’abbraccio della felicità: il ritorno di Nave Fasan dopo 3 mesi di missione nel Mar Rosso

La Spezia, l’affetto di parenti e amici ai marinai impegnati nell’operazione Aspides

Baci e abbracci al ritorno

Baci e abbracci al ritorno

La Spezia, 25 luglio 2024 – Centosei giorni in mare aperto, nelle acque del mar Rosso, per difendere le navi mercantili dalle insidie delle milizie Houthi. Martedì, l’abbraccio atteso quindici settimane, con genitori, mariti, mogli e figli. La fregata Fasan ha fatto rientro nella base navale della Spezia al termine di un impegnativo servizio all’interno del dispositivo Eunavfor Aspides, l’operazione disposta dall’Ue con l’obiettivo di garantire la libera navigazione dei mercantili in transito lungo le principali direttrici commerciali del mar Rosso e del golfo di Aden. Partita dalla Spezia l’8 aprile, Nave Fasan aveva dato il cambio a un’altra unità ’spezzina’, il cacciatorpediniere Duilio, e dal 19 aprile ha assicurato un importante contributo all’operazione comunitaria. Come si ricorderà, tra la fine di aprile e la metà di maggio, la fremm costruita da Fincantieri negli stabilimenti di Riva trigoso e Muggiano, fu protagonista dell’abbattimento di due droni lanciati dagli Houthi per insidiare alcune navi commerciali in transito nel mar Rosso.

Attività di close protection, per dirla nel gergo militare, che hanno assicurato "un importante contributo alla difesa del traffico marittimo con la costante presenza e sorveglianza nella delicata zona di operazioni assegnata. Un’attività particolarmente delicata che ha permesso all’equipaggio di Nave Fasan dimostrare gli elevati standard che caratterizzano le navi e gli assetti della nostra forza armata" fa sapere la Marina militare. Martedì, l’attracco alla banchina scali della base navale spezzina, dove centinaia di parenti e amici hanno potuto riabbracciare i propri cari dopo una missione così intensa. Cartelli colorati e palloncini hanno colorato l’arrivo dei marinai, prima che l’emozione di rivedersi prendesse il sopravvento. A sostituire la Fasan sarà con tutta probabilità un’unità della base navale di Taranto.