La situazione è tenuta ancora sotto controllo da parte dei vigili del fuoco che dopo una notte trascorsa a domare un gigantesco incendo continuano a monitorare l’area di viale XXV Aprile per timore di qualche ritorno di fiamma. Quel che resta dell’incendio che ha reso irriconoscibile oltre un centinaio di vetture è un paesaggio lunare e tanti interrogativi. Intanto perchè quel parco mezzi sia ancora nascosto tra i canneti nonostante le operazioni di sgombero con le quali qualche anno fa venne rimossa una discarica dall’altro lato della strada. Questo cimitero di acciaio di vecchie vetture, un paio di camioni e furgoni, invece è ancora presente nel verde.
Il fumo dei copertoni, residui di olio ancora presente nei motori, plastica e pelle ha reso per ore l’aria irrespirabile. Per tutta la notte di giovedì viale XXV Aprile è stato chiuso al transito veicolare per consentire ai vigili del fuoco di operare in sicurezza. L’allarme è scattato l’altra sera intorno alle 22 quando diversi automobilisti hanno segnalato le fiamme che provenivano da sotto la scarpata.
La squadra di vigili del fuoco di Sarzana è intervenuta immediatamente ricevendo poi il supporto dei colleghi di Spezia. Sono stati impiegati 13 uomini, due autobotti, un carro schiuma e un carro con riserve d’aria. Sulle cause del rogo sta indagando la polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Sarzana e tecnici del Comune. Il parco macchine fa parte di una lunga vicenda giudiziaria che ha interessato la società Car Point fallita nel 2019. Una parte di mezzi stoccati in via Falaschi era stata rimossa mentre quella andata in fiamme è rimasta nascosta dalla vegetazione che ne ha oscurato la presenza. Fino al rogo dell’altra notte.
Massimo Merluzzi