"Rokas: il cantautore urban-pop dalla Spezia a Milano, tra rap e sonorità anni Ottanta"

Alberto Sanlazzaro, noto come Rokas, è un cantautore urban-pop che ha iniziato come rapper. Dopo il successo del suo singolo "Scusami", sta lavorando a un nuovo album che uscirà entro il 2024, dedicato al sentimento dell'indifferenza.

Dall’Umbertino, dov’è cresciuto, a ’North of Loreto’, per tutti ’NoLo’, Milano. Un salto, da un quartiere multietnico all’altro, che ha fatto dieci anni fa, per inseguire il suo sogno: la musica. Alberto Sanlazzaro, in arte Rokas, le note le ha respirate fin da piccolo: papà e fratello musicisti, mamma pioniera delle radio libere; fin dai primi passi alla Spezia, ha capito che quella era la sua dimensione e l’ha adottata, arrivando a percorrere lunghe distanze. L’ultima è la recentissima pubblicazione del singolo, ’Scusami’: prodotto dal duo Granato, il brano – uscito per Digitale 2000 – è un racconto dell’amore, del rapporto uomo-donna e dell’incomunicabilità figlia di errori e tentazioni, fra attrazione e respingimento.

Un altro tassello di un mosaico che è partito dal rap, abbracciato da Rokas in controtendenza nella città del punk-rock, e si è sviluppato nel segno di linguaggi che oggi travalicano i generi: si definisce ’cantautore urban-pop’. "Nasco come rapper – racconta – che mi ha lasciato la scrittura in metrica e in rima e a livello di sonorità, ma da quando, nel 2017 ho riniziato a far musica con serietà, ho abbracciato anche urban, punk, r&b. Il contesto in cui sono cresciuto è stato la mia fortuna: con gli altri ragazzi ci siamo messi a fare rap connettendoci per ribellione alla chitarra e agli strumenti canonici, ispirandoci alla cultura hip-hop per uscire da un contesto difficile, anche se ho una famiglia serena alle spalle". In questo mondo c’era spazio anche per graffiti e tag: proprio la sua firma è diventata il nome d’arte. "Lo scegli per esser riconoscibile. Alla fine non l’ho mai cambiato. Non ha un significato particolare, anche se ho scoperto nell’Urban Dictionary che designa un uomo avvezzo ai vizi, a cui piacciono le donne: non l’ho scelto per questo, ma mi ci riconosco".

Dopo il campionamento del suo ’Giorni stupidi’ in un brano di Marracash – "la chiusura del cerchio, un artista che ho sempre ascoltato fin da piccolo" – e il singolo, è il momento di pensare al nuovo album: ’Scusami’, lo anticipa, uscirà entro il 2024. "Nel precedente ’Mostri contro fantasmi’ ho sperimentato, ora mi concentro su sonorità anni Ottanta più coese e definite, con synth di quel periodo. Non voglio ancora dire molto, ma sarà dedicato al sentimento dell’indifferenza. Ci lavoro da tre anni; mi piace pensare di essere un Don Chisciotte nell’epoca della massima velocità, che ancora sa aspettare".

Chiara Tenca