Rotavirus, la relazione dell’Iss: "Significativa contaminazione"

Consegnato il report preliminare: positivi anche i campioni prelevati nel Lizzarella e nel Portiolo. Per l’Istituto le restrizioni sui due arenili hanno permesso di circoscrivere e ridurre i casi di gastroenterite.

Una "significativa contaminazione da rotavirus" nei primi campioni prelevati lo scorso 2 settembre dal canale di raccolta delle acque superficiali della Venere Azzurra – con una concentrazione stimata in 5,1 E+05 copie genomiche al litro – con il virus scovato anche il successivo 6 settembre, seppur in concentrazioni notevolmente inferiori, sia alla Venere che nei due canali di San Terenzo, il Lizzarella e il Portiolo. Una situazione tale da giustificare non solo la chiusura precauzionale del 1° settembre, ma anche da motivare la conferma del divieto di accesso alle due spiagge in attesa di completare il ciclo di analisi con i referti degli esami sui campioni raccolti solo l’altro ieri. Questa, in sintesi, la relazione preliminare dell’Istituto superiore di sanità, chiamato in causa da Asl5 per effettuare le analisi nei due lidi lericini dopo il boom di gastroenteriti e casi di rotavirus che ha colpito svariate decine di bambini. La relazione, a firma del direttore del Centro nazionale per la sicurezza delle acque , Luca Lucentini, del direttore del Dipartimento di malattie infettive Anna Teresa Palamara e del direttore del Dipartimento di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria dell’iss, Umberto Agrimi, è stata trasmessa ieri da Asl5 alle istituzioni, e mette un punto certo alla vicenda.

Nella relazione, l’Iss pur sottolineando come il quadro sia ancora parziale, specifica che “la restrizione di accesso all’arenile adottata sulla base delle indagini epidemiologiche ha indubbiamente consentito di circoscrivere e ridurre i casi di gastroenterite associati alla contaminazione delle aree in oggetto“. Non solo: dall’istituto si sottolinea che "anche in presenza di concentrazioni più basse (rispetto a quelle evidenziate dai campioni analizzati nei giorni scorsi; ndr) la presenza di rotavirus costituisce comunque un rischio potenziale, specialmente per una popolazione vulnerabile come quella dei bambini". Anche perchè il rotavirus, secondo quanto si legge nelle annotazioni dell’Iss, ha una dose infettante molto bassa, "mentre il carico virale tipico escreto" è decisamente più alto. Nelle due pagine veicolate alle istituzioni dal Dipartimento di prevenzione di Asl5, è caldeggiata la necessità di tenere le restrizioni in atto e si raccomanda "alle autorità ambientali e ai soggetti responsabili ogni azione funzionale alla prevenzione e al controllo della contaminazione nelle circostanze territoriali interessate". Asl5, di conseguenza, ha sottolineato come “al momento non sussistano le condizioni per poter procedere alla revoca delle ordinanze sindacali". La relazione finale potrebbe essere inviata dall’Iss già nei prossimi giorni.

Matteo Marcello