CLAUDIO MASSEGLIA
Cronaca

Rotavirus, trovate le tracce: è dentro al canale della Venere

Pronti i primi dati dei campionamenti nelle zone interessate dal divieto di balneazione. Si fa strada l’ipotesi di uno sversamento fognario. "È importante fare piena chiarezza".

Rotavirus, trovate le tracce  È dentro al canale della Venere  Esposto di Paoletti in Procura  per accertare le responsabilità

Rotavirus, trovate le tracce È dentro al canale della Venere Esposto di Paoletti in Procura per accertare le responsabilità

Lerici (La Spezia), 11 settembre 2023 – Il rotavirus sguazzava nel canale della Venere. Ne sono ormai certi i tecnici chiamati a eseguire i campionamenti nelle zone di San Terenzo e della Venere Azzurra, dove nei giorni scorsi era scattato il divieto di balneazione, richiesto da Asl a fronte dei casi di rotavirus in oltre 60 bambini. Una prima parziale risposta ai dubbi emersi in questi giorni è arrivata ieri nel corso della riunione organizzata (in presenza e da remoto) con sindaco e vicesindaco di Lerici, Asl, Arpal, tecnici della Provincia e della Regione.

Dalle analisi svolte è stata rilevata una positività al rotavirus nel canale della Venere, negativi invece i campionamenti fatti in mare e sulla spiaggia di San Terenzo e della Venere Azzurra. Almeno questo un piccolo sospiro di sollievo per la comunità. Dati ancora in attesa della conferma ufficiale (attesa domani) ma che danno comunque dato una prima chiave di lettura su quanto accaduto nei giorni scorsi.

"Di certo – sottolinea il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti – lasciamo le nostre spiagge ancora chiuse, aspettando l’ufficialità delle analisi. Non possiamo fare altrimenti". Da capire intanto come il rotavirus sia finito nelle acque del canale, per poi provocare i numerosi casi di gastroenterite fra i bambini che hanno dovuto tutti far ricorso alle cure in pronto soccorso. Per alcuni di loro (pochi, fortunatamente) era stato necessario il ricovero al ’Gaslini’ di Genova. Un quadro a tinte fosche sul quale Paoletti presenterà a breve un esposto in procura proprio per fare piena luce su una situazione "che ha creato un danno gravissimo al Comune di Lerici", con la chiusura di due spiagge ancora nel pieno della stagione turistica.

Proprio i casi di gastroenterite fra i bambini aveva portato al divieto di balneazione e di accesso chiesto da Asl5, a scopo cautelativo, per le spiagge di San Terenzo e della Venere Azzurra. Nell’esposto presentato da Paoletti non ci sarà alcun nome da mettere all’indice, la denuncia sarà contro infatti ignoti perchè l’intento del primo cittadino di Lerici è fare luce su quanto accaduto e trovare i responsabili. "Sarà la Procura – sottolinea Paoletti – a fare i passaggi necessari e cercare la documentazione per arrivare a fare chiarezza su tutta la situazione". L’ipotesi al momento più accreditata è la presenza di uno scarico privato in zona che ha poi portato il rotavirus nel canale della Venere contaminandolo, meno percorribile invece lo scenario di "una possibile proliferazione naturale del virus all’interno di qualche canale. Le indagini della procura dovranno spiegare da dove arrivano questi problemi".

Il punto di partenza è quindi l’asta del Canale della Venere dove si concentreranno le indagini per arrivare a capire da dove sia arrivata la contaminazione, che ha poi scatenato un effetto domino di grandi proporzioni sia in termini sanitari (i numerosi malesseri dei bambini) che pratici ed economici, con la chiusura delle spiagge quando stagione e bel tempo avrebbero permesso un loro utilizzo sia a residenti che ai turisti. "Abbiamo subito un grave danno – prosegue il sindaco di Lerici – e bisogna risalire a chi ha causato tutto questo, perchè ne risponda nelle sedi opportune". Anche dalla Regione sono arrivate richieste riguardo l’accertamento su eventuali problemi a scarichi fognari, in vista della prossima stagione estiva.

A infiammare una situazione già tesa anche la polemica innescata dalla "assenza alla riunione – sbotta Paoletti – del presidente della Provincia Pierluigi Peracchini, ovvero l’organo politico più importante per quanto riguarda la gestione del sistema fognario". Per la Provincia erano quindi presenti i tecnici, dice, ma non il presidente: "Abbiamo anche spostato l’orario della riunione proprio per consentirgli di partecipare. Invece...". Lo stesso Paoletti in segno protesta per l’assenza di Peracchini, ha abbandonato la riunione. "Pur continuando ad ascoltarla – sottolinea – al tavolo ho lasciato il mio vicesindaco. Mi aspettavo di poter affrontare la situazione col presidente della Provincia, anche perché i Comuni non hanno alcuna competenza in materia. Non solo, Lerici in tutto questo ha subìto molti danni e si aspettava delle risposte. E il nostro Comune, con tutto il rispetto per gli altri della nostra provincia, ha una collocazione importante".