Alla Spezia un cittadino su quattro è anziano. Oltre 24000 abitanti su un totale di poco superiore ai 92000 hanno superato i 65 anni e rientrano quindi a pieno titolo in una categoria che alcuni esperti articolano in più sottogruppi. I giovani anziani (64-74 anni), gli anziani (75-84 anni), i grandi vecchi (85-99 anni), e i centenari, che nella nostra città sono ben sessanta. Per alcuni è il tempo per dedicarsi agli hobby e per viziare i nipoti, per altri una lotta quotidiana contro un corpo che diventa ogni giorno più debole e una solitudine che può fare molto male. In ogni caso si ha ben presente che la maggior parte del cammino è stato percorso, che il più è alle spalle, anche se quello che rimane da vivere può essere ugualmente significativo. "Per sé - spiega il presidente dell’ordine degli infermieri spezzini Francesco Falli - ma soprattutto per gli altri. Ricordo che all’inzio della mia carriera dovetti assistere un signore di poco più di 60 anni ricoverato per cancro ai polmoni. Si chiamava Mario e lo ricordo nitidamente, mi confidò tra le lacrime che sin da ragazzo ogni giorno si era fumato due pacchetti di sigarette. Sapeva di essere spacciato, da pochi mesi era appena andato in pensione e di lì a poco sua figlia gli avrebbe regalato il primo nipotino. Per colpa delle cicche, così ripeteva sempre disperato, non lo vedrò mai crescere. Un mio collega che era un fumatore, smise immediatamente. Le persone anziane sono una ricchezza per tutti noi, vanno accompagnate e curate nel loro ultimo tratto di vita nella migliore maniera possibile perché fino all’ultimo giorno possono offrire una testimonianza preziosa". Un’assistenza che con il passare del tempo è cambiata e si è fatta più articolata, con un salto di qualità nella complessità degli interventi offerti.
"Nelle residenze per anziani - spiega Falli - si trovano oggi rispetto al passato molte più persone cha fanno terapie, che hanno problemi di deambulazione e così via. Si cerca di evitare per quanto possibile l’ospedalizzazione dei paziente. Il futuro sarà sempre più rappresentato dalla figura dell’infermiere di famiglia, attiva già in altre zone d’Italia. Un operatore sanitario, alcuni li stiamo formando anche nella nostra città, che entra nelle case private delle famiglie per fornire aiuto a domicilio nel momento del bisogno".
Attualmente, secondo i dati forniti dal direttore sociosanitario di Asl 5 Simonetta Lucarini, nelle residenze sanitarie della provincia e nella vicina Lunigiana sono ad oggi ricoverati in regime definitivo 506 cittadini mentre le persone in lista d’attesa sono 323. "Quello della residenzialità degli anziani - sottolinea la dottoressa Lucarini - è un tema che in Asl 5 è costantemente attenzionato dato l’alto tasso di popolazione over 70 presente su Spezia e provincia. La direzione aziendale ha cercato nell’ultimo biennio di incrementare, per quanto possibile, e in base alle disponibilità di strutture nel territorio, i posti letto al fine di ridurre i tempi d’attesa". Il sostegno alle persone anziane è un’azione trasversale, che si cerca di attuare facendo rete tra le diverse istituzioni. "Come amministrazione comunale - dichiara l’assessore alle politiche sociali Lorenzo Brogi – cerchiamo di mettere in campo tutti gli interventi utili a questo scopo, partendo dalla promozione e dalla protezione sociale per arrivare, in base alle risorse di bilancio, alla tutela sociosanitaria con l’integrazione della quota da corrispondere alle Rsa e Rp". E poi ci sono il volontariato e il terzo settore, che tantissimo fanno silenziosamente. Inseguire un’eterna giovinezza è un’allucinazione pericolosa. Che sia un dono meraviglioso o di per se stessa una malattia, la vecchiaia è un’età della vita che ha una sua nobiltà. È importante che sia sempre illuminata da un quanta più serenità possibile.
Vimal Carlo Gabbiani