La Spezia, 13 dicembre 2024 – Nell’effettuare una valutazione sul potenziale pericolo di incidenti tra le tifoserie deve “prevalere la tutela preventiva dell’interesse pubblico alla sicurezza su quello privato alla visione della partita di calcio”. Poche righe, per mettere fine al sogno di un’intera tifoseria. Sampdoria-Spezia, in programma domani pomeriggio 14 dicembre al Ferraris, si giocherà senza tifosi spezzini. Il presidente della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, Giuseppe Caruso, ha rigettato l’istanza per l’adozione di misure cautelari provvisorie presentata dagli avvocati Pier Giorgio Leoni e Maurizio Maria Scaccabarozzi contro il decreto con cui il Prefetto di Genova aveva disposto in occasione del derby ligure il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia della Spezia, fatti salvi i possessori di tessera di fidelizzazione della Sampdoria.
Il ricorso era stato promosso da un tifoso dello Spezia, appartenente al gruppo organizzato dei Belini Frizzanti e titolare della Eagle Card. Il presidente della prima sezione del tribunale amministrativo, nel considerare che “le valutazioni operate dal comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive econdivise dal Prefetto di Genova hanno natura discrezionale e attengono alla materia dell’ordine e della sicurezza pubblica”, ha evidenziato come l’amministrazione abbia “motivatamente apprezzato in modo non palesemente incongruo” il rischio di possibili incidenti tra le tifoserie nell’ambito di una valutazione sulla quale – sempre secondo il tribunale amministrativo – deve prevalere la logica della cautela preventiva e della tutela della sicurezza pubblica rispetto al desiderio, da parte della tifoseria (nel caso in oggetto, quella spezzina), di poter assistere allo stadio alla partita della propria squadra. Per i tifosi una beffa doppia: il Tar, nel rigettare la richiesta di sospensione del provvedimento prefettizio, ha fissato l’udienza per la trattazione collegiale al 10 gennaio.
Il ricorso presentato dal tifoso – di cui ieri La Nazione aveva dato notizia in esclusiva – mirava anche alla sospensione della determinazione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e la determinazione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, evidenziando come il provvedimento del Prefetto genovese fosse “limitativo della libertà tutelate dalla Costituzione” e fondato su presupposti erronei. Censure che però non hanno fatto breccia nel Tar ligure, che diversamente da altri tribunali amministrativi – quelli del Piemonte e della Lombardia, che per casi analoghi si sono pronunciati a favore della tifoseria – non ha accolto il ricorso del tifoso spezzino.