REDAZIONE LA SPEZIA

Spezia, l’Asl5 chiama al vaccino i 25 sanitari no vax

Fissata al 16 ottobre il termine ultimo per sottoporsi alla profilassi. Dopo di che scatteranno la sospensione dal lavoro e dallo stipendio

Un centro vaccinale (Foto di repertorio)

La Spezia, 2 ottobre 2021 - L’ultima chiamata è fissata per il 16 ottobre. È la data stabilita dall’Azienda sanitaria spezzina per permettere ai venticinque operatori sanitari, dipendenti dell’Asl 5, tra cui due medici e per il resto infermieri e Oss, di mettersi inregola con la vaccinazione anti covid.

In tutta la Liguria sono 229 i sanitari no vax sospesi dal servizio e dallo stipendio fino al 31 dicembre o fino a quando non faranno la prima dose di vaccino. Tra questo folto gruppo non ci sono i no vax spezzini perché l’Asl ha deciso, prima di ricorrere a mezzi drastici, di offire loro una ulteriore opportunità per mettersi in regola ed evitare le pesanti sanzioni previste dalla normativa.

La lettera ai venticinque sanitari arriverà alla fine della prossima settimana. Dentro l’invito a sottoporsi alla vaccinazione nel giorno stabilito dall’azienda. Una gestione della problematica, questa di Asl, che in qualche modo un più soft rispetto a quella adottata nel resto della Liguria.

"Inutile procedere subito alla sospensione – hanno spiegato ai piani alti di Asl 5 –. Ci sono persone in malattia. Dipendenti a cui rischiamo di inviare una lettera di sospensione e poi magari scopriamo che il giorno dopo sono andati a vaccinarsi". Insomma la direzione dell’azienda punta a espletare tutti i tentativi prima di ricorre alle maniere forti. Certamente nel resto della Liguria, le altre Asl non hanno potuto più dilazionare i tempi. Secondo il dato aggiornato alle ultime 48 ore nell’Imperiese i casi di sospensione dal lavoro e dallo stipendio sono 22, nel Savonese sono addirittura 65, nella Asl di Genova 61 e nel Tigullio ne sono stati sospesi venti. Negli ospedali genovesi la situazione è questa: 40 sospesi al San Martino, 13 al Galliera, 7 al Gaslini e 1 all’Evangelico.

Nell’Asl 5 spezzino, ai primi di agosto, erano stati segnalati 200 operatori sanitari e socio sanitari senza vaccino: tutti residenti nel territorio e operativi nelle strutture della provincia e in alcuni casi anche fuori zona. Alla richiesta di Asl di sottoporsi alla profilassi questo gruppo aveva risposto “picche“. Tra questi alcuni dipendenti dell’azienda spezzina si erano nascosti dietro supposte allergie. Per questo l’azienda aveva avviato, a chiamata, una serie di visite allergologiche. Nel contempo Asl aveva rifissato il giorno per consentire al personale dipendente rimasto indietro con la vaccinazione, di sottoporsi alla profilassi. Una politica che in qualche modo ha pagato. Ad oggi ne mancano all’appello ancora 25 che l’Asl spera di ridurre a più miti consigli.

Anna M. Zebra