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Oggi a Massa, salvo contrattempi dell’ultimo minuto, sarà cremato il corpo di Alessandra Piga, uccisa a soli 25 dalla furia cieca del marito Yassine Erroum, trentenne che le ha inferto una quindicina di coltellate, quelle mortali hanno raggiunto la povera ragazza al torace. I genitori, il padre Giulio Piga, finanziere in pensione e la mamma Daniela Melis, dovrebbero ritornare verso la fine della prossima settimana per portare l’urna in Sardegna, nella loro casa nel paese di Maracalagonis, dove risiedono e dove Alessandra ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Con loro potrebbe in un secondo tempo tornare in terra sarda anche il nipotino di 2 anni, del quale hanno chiesto l’affido. La decisione spetterà al tribunale dei minori di Genova visto che anche i familiari dell’uxoricida hanno dato la propria disponibilità per avere il piccolo. Sul fronte delle indagini i carabinieri della compagnia di Sarzana stanno attualmente raffrontando gli elementi raccolti fin dall’inizio della tragica vicenda, in pratica stanno cercando di ricostruire tutti i tasselli di quella tragedia, avvenuta il pomeriggio di sabato 12 giugno al termine di un furibondo litigio fra i due coniugi. L’assassino nell’interrogatorio di garanzia, davanti al giudice Alessandra Conforti, assistito dal legale di fiducia , l’avvocato Riccardo Balatri ha confessato l’omicidio della moglie, raccontando la sua verità e sostenendo fra l’altro che la sua furia era esplosa con la richiesta di Alessandra di avere 200 euro per fargli vedere il bimbo. Al litigio aveva assistito anche un’ altra ragazza, attuale compagna dell’extracomunitario che era nella casa di via Baccanella a Castelnuovo dove si è svolta la terribile vicenda con il proprio figlio avuto da una precedente relazione, presente anche il bimbo di 2 anni figlio di Erroum e la Piga. Poi quando l’uomo ha preso il coltello da cucina la ragazza e i due bimbi si sono chiusi nel bagno. Infine l’extracomunitario che si era barricato in camera da letto era stato catturato dai carabinieri della compagnia di Sarzana.