Sarà un bel Giro di inclusione . Tante novità al prossimo Lunigiana. Una porta aperta alle associazioni
Quando lo sport diventa amicizia, vicinanza e integrazione. E’ un bel messaggio quello lanciato dal Grio della Lunigiana, la famosissima corsa ciclistica internazionale riservata alla categoria juniores. I grandi del ciclismo sono tutti passati da casano rispondendo presente alla chiamata della società organizzatrice. In attesa della "battaglia" sui pedali di inizio settembre i dirigenti hanno lanciato la corsa come veicolo di inclusione sociale coinvolgendo nell’organizzazione due importanti associazioni del territorio spezzino: la Fondazione Casa Cardinal Maffi Onlus e Luna Blu-Fondazione Aut Aut La Spezia. Gli ospiti faranno parte della macchina dell’organizzazione sia nel comitato di accoglienza che nella ristorazione essendo i ragazzi della Luna Blu chef e camerieri molto apprezzati. Recentemente i ragazzi che fanno parte dell’associazione presieduta da Alberto Brunetti soo stati ospiti al palazzo di vetro delle Nazioni Unite di New York in occasione della Conferenza annuale degli Stati parte della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
"Abbiamo intrapreso questa collaborazione – ha spiegato Lucio Petacchi direttore generale del Giro della Lunigiana – come un passo importante verso l’integrazione di persone con disturbi psichiatrici e dello spettro autistico. Il sociale sarà uno dei temi centrali del Giro 2024. Questo ci riempie di orgoglio". La società Casano illustrerà la presentazione della quarantottesima edizione della corsa a tappe juniores si terrà giovedì 18 luglio alle 17.30 alle Terre di Luni.
La struttura della Fondazione Casa Cardinal Maffi Onlus dell’Olmarello, al confine tra i territori di Castelnuovo Magra e Luni, è da sempre impegnata a offrire sostegno e opportunità a persone che lottano con problemi psichiatrici. La partecipazione al Giro della Lunigiana fornirà ai loro assistiti un’occasione di avvicinarsi allo sport in una prospettiva di speranza umana offrendo a sorelle preziose e fratelli preziosi un’opportunità di crescita e conoscenza nel mondo del ciclismo ciclismo giovanile come palestra di vita, ma anche il suo potenziale nel creare comunità più accoglienti e solidali.
Massimo Merluzzi