MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Sassi dal cavalcavia, quattro vittime: un perito per l’analisi

Un uomo di 60 anni e una donna di 50 le altre persone coinvolte in un episodio avvenuto il 9 febbraio

I sassi e i limoni sequestrati da polizia stradale e polizia locale ai tre giovani

La Spezia, 24 febbraio 2023 – Sono quattro le vittime del lancio dei sassi dal cavalcavia 33 dell’autostrada A 15 a Santo Stefano Magra. E oltre all’episodio di mercoledì 15 gennaio, quando è stata colpita la Panda con a bordo due giovani spezzini con danni solo al parabrezza scalfito da due pietre, ne spunta un altro che risale a una settimana prima, giovedì 9 febbraio. Le vittime in questo caso sono un uomo di 60 anni nato a Pontremoli e residente a Villafranca Lunigiana e una donna di 50 anni nata e residente a Carrara. Anche per loro ci sono stati soltanto danni alla vettura e tanto spavento per essere stati oggetto del lancio di sassi e limoni dal cavalcavia. Le altre parti lese sono uno spezzino di 22 anni che era alla guida della Panda e l’amico di 24 anni anche lui spezzino. Avevano dato subito l’allarme al 112 ed erano stati trovati sull’asfalto sia limoni che sassi. I due si sono poi rivolti al loro avvocato di fiducia, Davide Bonanni, che ha sporto denuncia in procura.

Ora la procura, nello specifico il pubblico ministero Rossella Soffio, ha deciso di nominare un perito, il dottor Giuseppe Dezzani. E poiché lunedì prossimo 27 febbraio in tribunale alla Spezia ci sarà il conferimento dell’incarico, dovendo procedere ad accertamenti tecnici non ripetibili sui telefonini sequestrati, ha informato le parti offese del procedimento, unitamente ai tre giovani arrestati in flagrante la sera del 16 febbraio grazie al blitz della polizia stradale di Pontremoli e della polizia locale di Santo Stefano Magra: A. M., 18 anni, residente al Guercio di Lerici difeso dall’avvocato Maurizio Giannarelli, A. L., 20 anni, residente a Santo Stefano Magra difeso da Alberto Antognetti e L.P., 20 anni, residente a Castelnuovo Magra difeso da Claudio Zadra del foro di Genova. I tre ragazzi sono attualmente agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.