La Spezia, 10 luglio 2023 - Il procuratore capo Antonio Patrono, che ha preso in mano personalmente il fascicolo dopo il trasferimento a Massa del sostituto Rossella Soffio, ha chiuso le indagini sul lancio dei sassi dal cavalcavia dell’autostrada A15 a Santo Stefano Magra avvenuti a febbraio. E se non ci saranno sviluppi, procederà con la richiesta di rinvio a giudizio.
Come si ricorderà, la sera del 16 febbraio scorso, tre studenti erano stati colti sul fatto durante un blitz congiunto della polizia locale di Santo Stefano Magra e della polizia stradale di Pontremoli. La procura li accusa anche di essere i responsabili dei lanci effettuati la sera precedente quando venne colpita la Panda di due giovani spezzini, e il 9 febbraio con vittime un uomo di 60 anni residente a Villafranca Lunigiana e una donna di 50 anni di Carrara. Per provarlo è stata disposta l’analisi dei telefoni cellulari dei tre giovani colti in flagrante, sequestrati al momento del blitz, alla ricerca sulle chat di wattsapp di indicazioni esplicite e di quant’altro poteva essere utile alle indagini. Il perito Giuseppe Dezzani ha procedere agli accertamenti tecnici non ripetibili sui telefonini sequestrati ed è qui che sarebbero emersi nuovi particolari.
L’analisi dei telefonini avrebbe infatti evidenziato altri episodi che nulla hanno a che fare con il lancio dei sassi dal cavalcavia, ma che sono diventati oggetto di indagine penale. Sarebbero infatti stati trovati nelle memorie dei cellulari alcuni video piuttosto eloquenti con protagonisti gli stessi giovani. Ci sarebbero immagini di atti vandalici e danneggiamenti, uno in particolare riguarderebbe un incendio avvenuto non molto tempo prima a Sarzana.
La procura, quindi, oltre a formulare l’accusa per il lancio dei sassi dal cavalcavia, ne ha aggiunte delle altre. L’avvocato Alberto Antognetti che difende di fiducia Alessio Leoni, 20 anni, residente a Santo Stefano Magra, ha a sua volta nominato un perito di parte, Stefano Accorsi di Santo Stefano Magra. Nessuna nomina invece per gli altri due, Alessio Melani di 18 anni residente al Guercio di Lerici difeso dall’avvocato Maurizio Giannarelli e Lorenzo Pratesi di 20 anni residente a Castelnuovo Magra difeso da Claudio Zadra di Genova.
Proprio lo stesso Leoni, attraverso il suo avvocato Alberto Antognetti, ha chiesto di essere ascoltato nei giorni scorsi dal procuratore capo. Patrono in un primo momento, in base agli elementi probatori raccolti, aveva ritenuto di chiedere il giudizio immediato per i tre giovani, poi ci ha ripensato e si procederà con l’udienza preliminare.
I tre ragazzi si trovano ancora agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.