Schiamazzi, sporcizia e disagi. Sotto la lente il bar della movida

Proteste di residenti ed esercenti: "Mancano i bagni. E ci sono pochi vigili". Il sindaco: "Potenzieremo"

Schiamazzi, sporcizia e disagi. Sotto la lente il bar della movida

Proteste di residenti ed esercenti: "Mancano i bagni. E ci sono pochi vigili". Il sindaco: "Potenzieremo"

PORTOVENERE

Da un paio d’anni, o forse meglio sarebbe dire di estati, pare che il fulcro della movida di Portovenere sia rappresentato dal bar Doria, una graziosa attività situata di fronte al molo Dondero che il venerdì sera si trasforma in punto di ritrovo per eccellenza per giovani e giovanissimi. Ma vista l’ingente mole di ragazzi – che stando a quanto riferitoci dai titolari delle attività commerciali confinanti il bar Doria ammontano a diverse centinaia – chiaramente non mancano neppure le lamentele relative a schiamazzi e sporcizia, e conseguenti disagi di ordine pubblico con cui sono costretti a fare i conti i residenti e i visitatori dei carrugi. Il sentimento diffuso tra i commercianti della zona è che si sia assistito a un miglioramento dall’entrata in vigore dell’ordinanza antimovida che fissa alle 22 la cessazione della vendita di alcolici da asporto, ma che il problema principale risieda nella maleducazione e nell’arroganza di alcuni ragazzi che parcheggiano selvaggiamente creando disagi alla viabilità, e nella sporcizia che gli stessi riverserebbero nelle zone limitrofe, con tanto di angoli del centro di una cittadina turistica che dopo il venerdì sera nel bel mezzo dell’estate si trasformano in "vere e proprie latrine a cielo aperto".

Le versioni sono diverse, ma in linea di massima a detta dei commercianti delle attività confinanti con il ’bar della movida’ i proprietari del Doria farebbero il possibile per limitare i danni pulendo le aree circostanti alla propria attività dopo l’orario di chiusura serale e pagando di tasca propria la vigilanza privata per cercare di mantenere l’ordine. A mancare semmai sarebbero i servizi. Dopo le 10 di sera a Portovenere è infatti la possibilità di accedere a un bagno pubblico – che sia o meno a pagamento – a scarseggiare, e insieme le pattuglie delle forze dell’ordine. A catturare l’attenzione, appena varcata la porta d’accesso del Doria, sono i cartelloni ben visibili su cui è affissa l’ordinanza emessa dal sindaco Francesca Sturlese. "Il venerdì lavoriamo tantissimo è vero – ammette Stella Raviolo, figlia del titolare – e siamo il punto di riferimento per i giovani di età compresa tra i 16 e i 26 anni. Posso dire però che qui non è mai successo niente, tantomeno risse, e che noi non organizziamo alcuna festa organizzata". E se Stella, così come i suoi dipendenti, ritiene che l’ordinanza possa essere limitante per la sua attività e che non vada a risolvere a monte il problema, ci assicura di rispettare le regole alla lettera. "Sono tanti i giovani del posto e anche di Spezia che trascorrono qui il venerdì sera – prosegue Stella – alcuni si fanno accompagnare dai genitori, e prima di dare loro alcolici controlliamo le carte di identità. Per evitare qualsiasi problema da anni consegnavamo birre e drink in plastica e mai in vetro e ogni venerdì abbiamo due vigilanti privati". E continua: "Fino a qualche settimana fa, una volta chiuso il locale, c’erà chi andava a bere in altre attività che con tanto di musica non erano attente come noi alle regole. Sicuramente tra i nostri clienti c’è anche chi lascia sporcizia in giro, ma la sera i cestini sono stracolmi e i bagni pubblici interdetti".

Tra i problemi segnalati, come sottolineato anche dalla consigliera di opposizione Francesca Sacconi, la mancanza di una programmazione di eventi con relativa pubblicizzazione e l’esiguo numero organico di polizia locale in forza al Comune. Problema, quest’ultimo, su cui il sindaco Francesca Sturlese, da noi contattata, è pronta a intervenire. "A partire dalla prossima settimana, grazie a una convenzione con il Comune di Spezia, sarà garantita una pattuglia aggiuntiva, in servizio nelle ore serali".

Elena Sacchelli