Il marchio Schiffini riparte da Parma. Dopo anni tormentati, il rilancio del celebre marchio dell’azienda che fu leader nella progettazione e produzione di cucine e che da Ceparana aveva conquistato il mondo prima della crisi e del fallimento, passa dal colosso parmense Scic, storico brand specializzato nella progettazione e nella produzione di cucine componibili moderne e arredamento casa di lusso, che nelle scorse settimane – come riportato in esclusiva da La Nazione nell’edizione di ieri – ha concluso l’acquisizione del marchio, ottenuto attraverso l’asta organizzata dal curatore fallimentare per conto del Tribunale della Spezia. Un rilancio che, almeno per ora, avverrà lontano dalla Spezia, ma che potrebbe in futuro riannodarsi col territorio. A illustrare i piani di sviluppo dello storico marchio è Lorenzo Marconi Fornari, amministratore delegato di Scic Italia.
Come è nato il progetto di acquisizione del marchio Schiffini?
"È stata un’opportunità in cui abbiamo creduto sin da subito, per tutta una serie di motivi, tra cui la stima che abbiamo sempre avuto per la Schiffini, che non è solo un brand, ma un pezzo di storia del design italiano in Italia e in tutto il mondo. Fu di grande ispirazione per il nostro fondatore, Renzo Fornari, e rimane un riferimento per chiunque lavori storicamente nel nostro settore: le cucine dalle linee chiare, pulite, essenziali e minimali, sono state un faro nel settore. L’obiettivo ora è di rilanciare il marchio, ricollocarlo al posto che merita, con la sua storia e le sue caratteristiche".
Tratto distintivo della Schiffini è stata la collaborazione con celebri esponenti del design italiano. Continuerà questa sinergia tra industria e design?
"La Schiffini è stata la prima ad avviare collaborazioni con importanti marchi del design, certamente una delle strade da percorrere sarà quella di rilanciare il marchio anche attraverso collaborazioni di questo genere. Tra gli obbiettivi strategici dei due brand ci sarà quello di ottimizzare ed enfatizzare le sinergie per raccogliere le nuove sfide del mercato, andando ad esplorare tutte le opportunità sia dal punto di vista retail che contract".
Prima della crisi che ne ha determinato il fallimento, la Schiffini è stata da sempre azienda fortemente radicata al territorio. Nel vostro piano industriale, dove è prevista la produzione delle nuove cucine?
"Per ciò che riguarda la produzione, la decisione è quella di portare tutto a Parma, ma non escludiamo in futuro possibili attività nello Spezzino".
Come?
"Tra le idee che abbiamo sviluppato e in cui crediamo molto c’è anche quella di creare una divisione marine, nel comprensorio tra La Spezia e Livorno, con l’obiettivo di andare a intercettare la domanda legata alla nautica. D’altronde, la storia della Schiffini è iniziata col settore nautico, e tanti marchi della nautica hanno utilizzato le loro produzioni".
Scic Italia, grazie all’evoluzione nella realizzazione di prodotti di alta gamma, negli anni ha avviato importanti collaborazioni con grandi brand della moda, quali Fendi, fino a Elie Saab e Karl Lagerfeld, di cui oggi il marchio parmense è produttore ufficiale. Ora, con l’acquisizione del marchio Schiffini, l’obiettivo è di portare sempre più in alto l’artigianalità Made in Italy.
Matteo Marcello