REDAZIONE LA SPEZIA

Sciopero personale Trenitalia, possibili cancellazioni delle corse

Braccia incrociate domenica 7 giugno dalle 9 alle 17. Il personale si fermerà per otto ore in protesta contro le frequenti aggressioni verbali e fisiche subite di recente

Treno (foto Germogli)

La Spezia, 5 giugno 2015 - Le segreterie regionali liguri delle organizzazioni sindacali Filt, Fit, Uilt, Ugl, Fast e Orsa hanno proclamato uno sciopero del personale di macchina e di bordo della direzione regionale Liguria e della divisione passeggeri Long Haul di Trenitalia, dalle ore 9 alle 17 di domenica 7 giugno. L’ordinaria programmazione dei treni della lunga percorrenza e di quelli regionali, in Liguria e nelle regioni limitrofe, subirà modifiche con la cancellazione, anche, di alcune corse. La domenica non sono garantiti i servizi essenziali, assicurati per legge nei soli giorni feriali e nelle fasce orarie più frequentate dai viaggiatori pendolari.

Variazioni al programma di circolazione potranno interessare anche i treni in partenza immediatamente prima e dopo la fine dello sciopero. Per informazioni sul servizio regionale anche domenica 7 giugno dalle 9 alle 17 sarà attivo il numero verde 800.098.781. La protesta trae origine dai frequenti episodi di minacce e aggressioni, verbali e fisiche, di cui è stato vittima, di recente, il personale viaggiante di Trenitalia nell’espletamento delle proprie attività professionali. "L’azienda - spiega una nota -, che al pari dei suoi dipendenti subisce danni diretti e indiretti dal fenomeno sociale delle aggressioni, è a fianco del suo personale sia in fase di formazione e aggiornamento professionale, per aiutarlo a prevenire e gestire i tentativi di aggressione, sia con un sostegno legale e psicologico per chi ne è stato vittima. La lotta e la prevenzione di questo fenomeno sono, com’è noto, di competenza delle Forze dell’Ordine con cui Trenitalia e il Gruppo FS Italiane collaborano fattivamente, indicando i treni più a rischio affinché la Polizia Ferroviaria possa adottare le più efficaci misure di deterrenza".