MARCO MAGI
Cronaca

Levanto, dopo 70 anni una nuova scuola dell'infanzia pronta a primavera

Procede a pieno ritmo il cantiere. Finanziamento totale del Pnrr di 1 milione e 816mila euro

Il cantiere della nuova scuola dell'infanzia

Il cantiere della nuova scuola dell'infanzia

Levanto (La Spezia), 10 ottobre 2024 - Nuova scuola dell’infanzia, il cantiere marcia a pieno ritmo per la consegna dell’edificio entro la primavera 2025 grazie ad un finanziamento del Pnrr

Il grande cantiere si incontra percorrendo via Martiri della libertà. Al suo interno fervono i lavori per la materna nel complesso scolastico che già ospita la scuola secondaria, la sede distaccata del liceo scientifico Pacinotti e una palestra polifunzionale, e che a breve accoglierà anche le aule del primo asilo nido comunale levantese, concentrando in un unico polo e rendendo così sinergica, gran parte della ricca offerta scolastica presente sul territorio levantese.

E anche in questo caso, come per le opere di contenimento dei versanti collinari realizzate lungo la strada comunale Sant’Anna-Dosso, come per il potenziamento di infrastrutture e macchinari per la raccolta differenziata dei rifiuti, come per il piano di efficientamento energetico che ha interessato il centro storico e gli stessi edifici scolastici, in sintesi come quel complesso di interventi che hanno portato nella casse del Comune rivierasco quasi cinque milioni di euro, gran parte della somma necessaria per concretizzare il sogno di una nuova scuola dell’infanzia è arrivata dal Pnrr.

Il nuovo complesso verrà infatti realizzato con un finanziamento totale di un milione e 816 mila euro: un milione e 651 mila attraverso il capitolo 'Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia' del Pnrr, e il resto con un’integrazione del 'Fondo per le opere indifferibili' finalizzata a coprire l’aumento del costo dei materiali.

La nuova costruzione sta sorgendo posto del campo sportivo polivalente (per il quale è allo studio una nuova collocazione) all’ingresso del complesso scolastico di via Martiri della libertà. L’edificio è ad un solo piano (anche per scongiurare la presenza di ostacoli e barriere architettoniche), per una superficie complessiva di 780 metri quadrati in grado di accogliere fino a 125 alunni e con gli spazi interni organizzati in cinque 'unità pedagogiche' (le sezioni) collegate da spazi comuni destinati alle libere attività, alla mensa e ai servizi.

All’esterno e sulla copertura sorgeranno aree verdi e percorsi attrezzati per essere fruibili dagli studenti.

La realizzazione dell’opera ha l’obiettivo di spostare la scuola dell’infanzia da un contesto (la 'storica' sede di corso Roma) che presenta criticità idraulica, in quanto soggetto a fenomeni di esondazione del vicino torrente Ghiararo.

Ma anche di valorizzare ulteriormente un complesso immobiliare (quello di via Martiri) di proprietà comunale, già sede di plessi scolastici, migliorandone la funzionalità attraverso la condivisione degli accessi, delle aree verdi, dei servizi di refezione e della palestra.

La fine dei lavori è prevista per la primavera del 2025, oltre un anno prima della scadenza (30 giugno 2026) fissata per i progetti finanziati dal Pnrr.

L’opera è stata presentata ai levantesi a novembre 2023 dall’assessore all’istruzione, Federica Lavaggi, e da allora il suo iter non ha avuto pause: anche lo scorso agosto la fisiologica interruzione dei lavori è stata ristretta al minimo, affinché i tempi di consegna previsti vengano rigorosamente rispettati.

D’altronde, lo stesso assessore Lavaggi aveva sottolineato di fronte ai levantesi la soddisfazione propria e dell’amministrazione per il raggiungimento di un obiettivo importante per la comunità levantese. “Innanzitutto – aveva spiegato ai tanti genitori intervenuti alla presentazione del progetto – perché la nostra proposta è stata considerata valida, e quindi meritevole di finanziamento, dal ministero. In secondo luogo, perché gli uffici comunali sono stati capaci, in tempi molto contenuti, di tradurre le esigenze espresse dall’amministrazione in una proposta progettuale ambiziosa e concreta. Infine, per la condivisione delle soluzioni con il mondo della scuola, cioè i diretti interessati, ai quali abbiamo presentato il progetto e con i quali abbiamo condiviso alcune soluzioni adottate. Infine, perché dopo 70 anni il paese avrà una scuola dell’infanzia inserita in un complesso scolastico già ben strutturato, integrata con i plessi esistenti e i servizi per gli studenti fruibili all’interno di un’area che sarà ulteriormente valorizzata”.