"Semplificare la pa. Più soldi ai medici"

Marco Ceglie, funzionario con esperienza nella gestione portuale, si candida per portare concretezza e rispetto del denaro pubblico in politica. Propone semplificazioni burocratiche e miglioramenti nell'assistenza medica a Genova.

"Semplificare la pa. Più soldi ai medici"

Marco Ceglie, funzionario del Porto

Non ha mai partecipato ad alcuna competizione elettorale prima d’ora, ma le idee Marco Ceglie sembra averle ben chiare. Prima alla direzione dell’ufficio legale gestione danni in una società internazionale genovese, poi per sei anni segretario generale dell’Autorità Portuale della Spezia; oggi Marco Ceglie, funzionario quadro dell’Autorità di sistema portuale, è pronto a mettere al servizio della politica regionale gli strumenti e l’esperienza maturati nella pa.

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi?

"Prima di tutto la generosità dello stesso Marco Bucci che, in una situazione particolare della vita, ha deciso comunque di mettersi in gioco; e poi perché vorrei portare in politica quella concretezza, serietà, impegno e rispetto del denaro pubblico che ho sempre messo nella mia attività di amministratore".

Come si tradurrebbe in politica la sua esperienza?

"Conosco bene i meccanismi della pa e mi muovo bene nei suoi meandri, mi piacerebbe operare una semplificazione, penso alla burocrazia e all’uso delle nuove tecnologie; perché le macchine non possono sostituire l’uomo e la politica non deve governare, ma facilitare".

Quali carenze rileva nella nostra città?

"Innanzitutto di punti di riferimento medico-assistenziali. Penso ai medici di famiglia, primo presidio di un’assistenza sanitaria. La medicina territoriale non deve essere uno slogan ma una realtà, e i primi passi per renderla tale sono quelli di adeguare gli stipendi agli standard europei e favorire le scuole di specializzazione. Utile anche incrementare il rapporto con il privato affinché supplisca laddove il pubblico non arriva".

Alma Martina Poggi