"Senza certificazioni non si parte". Molo Ravano, l’allarme di Gasselin

"L’attestazione della bonifica bellica e l’autorizzazione al dragaggio indispensabili per iniziare i lavori"

"Senza certificazioni non si parte". Molo Ravano, l’allarme di Gasselin

Il ceo di Contship Italia, Matthieu Gasselin, intervistato a margine dell’evento

Prima la frase sibillina: "A Damietta in due anni hanno costruito due chilometri di banchine e dragato dal deserto 18 metri, in Francia e in Italia ci perdiamo nelle regole e nelle leggi. Perchè loro riescono a fare le cose e noi no?". Poi, a margine dell’evento, la constatazione: senza certificati e autorizzazioni dell’Ap "non possono partire i lavori" di ampliamento del terminal spezzino. Chiarezza, e anche una punta di amarezza, nelle parole di Matthieu Gasselin, Ceo di Contship Italia, terminalista che alla Spezia sta portando avanti la realizzazione del terzo bacino, con la creazione del nuovo Terminal Ravano. E se la gara per l’assegnazione dei lavori, nonostante il duplice ricorso al Tar, dovrebbe comunque concludersi entro poche settimane, a preoccupare è l’impasse dell’ente di via del Molo, che non avrebbe ancora terminato nell’area che sarà interessata dai lavori le attività connesse alla bonifica bellica. "La commissione sta valutando le tre offerte che abbiamo ricevuto, dovremmo chiudere questa fase nel giro di due, tre settimane – dice Gasselin –. Per quanto ci riguarda, entro fine anno siamo pronti ad assegnare la gara. Stiamo aspettando, da parte dell’Autorità portuale, il certificato di bonifica bellica e l’autorizzazione al dragaggio, che sono per noi le due condizioni per assegnare la gara e quindi partire con i lavori".

Una situazione delicata, che lo stesso Gasselin spera di risolvere "entro il prossimo febbraio" con la partenza del cantiere che dovrebbe poi terminare a fine 2027. Il Ceo di Contship Italia, che nel corso del proprio intervento alla tavola rotonda ha fatto il punto sui lavori al nuovo terminal egiziano di Damietta – "per giugno dovrebbe essere tutto pronto, stiamo lavorando anche per la costruzione di una stazione ferroviaria" ha detto il manager – sul tema dell’impasse nel porto spezzino ha aggiunto che "il punto fondamentale oggi è la bonifica bellica, senza certificato non possiamo fare niente. Il dragaggio, dal momento in cui ci sarà l’autorizzazione, noi partiamo". Tutto fermo, invece, sulla richiesta presentata da Lsct per l’utilizzo di parte delle aree dell’ex centrale Enel messe a disposizione dal colosso dell’energia. "I motivi? Non li so" chiosa Gasselin.

Matteo Marcello