
Lapadula ha finalmente ritrovato il sorriso segnando due reti contro la Samp
Ma perché affliggersi con certi assilli? In questa fase finale della stagione di Serie B, una cosa è sicura, più del fatto che – nonostante la sonora sconfitta subita contro il Palermo – il Sassuolo salirà direttamente in Serie A come capolista: giocare per primi, non conviene mai. Nelle due partite in cui lo Spezia ha disputato il suo turno prima del Pisa, ha ottenuto 1 punto, frutto di un pareggio e una sconfitta. Gli aquilotti hanno incontrato Cesena e Brescia, per poi osservare i toscani battere Mantova e Cosenza e allungare di 5 punti, dopo aver perso lo scontro diretto al Picco. Ed ecco che nel turno più recente, Pisa pronto a dare la stoccata al campionato e ad allungare a +11, capitolare invece sabato all’Arena Garibaldi con il Modena, guardando il giorno dopo lo Spezia battere la Sampdoria e ritrovarsi ‘solo’ a +5. Insomma, chi avesse ancora dubbi, che l’ ansia e la pressione non giochino un ruolo fondamentale, può essere certo di sbagliarsi. E dato che non ci interessa aggiungere apprensione, non vogliamo ricordare che nella prossima giornata, la quattordicesima di ritorno e sestultima prima dei playoff, i nerazzurri di Inzaghi saranno sabato sul terreno della Reggiana, mentre i bianchi di D’Angelo scenderanno sul rettangolo di Mantova oltre 26 ore dopo. Meglio soffermarsi su altro: sul fatto che mancherà una diga imponente come Wisniewski perché squalificato, ma che sulla fascia sinistra – vista l’assenza prolungata di Reca – il tecnico pescarese ha trovato la garanzia di Aurelio, che ha dimostrato di non essere soltanto un rimpiazzo da ultima mezz’ora. Detto e ribadito l’importanza basilare che ha il fattore Esposito sullo Spezia. È accaduto qualcosa di incredibile dall’ingresso di Salvatore dopo circa un quarto d’ora dalla fine dell’intervallo. È parso che tutto d’un tratto ognuno sapesse cosa dovesse fare, dove posizionarsi e a chi toccassero tutti i calci di fermo. Solo Wisniewski, vicino a centrocampo, se n’è dimenticato per un attimo, ma mentre si apprestava a calciare, è stato soppiantato da chi, come Salva, ama prendersi le responsabilità, piccole e grandi. Ma il fattore Esposito, non ha un solo nome. Perché se la sfortuna si sta abbattendo su Pio che con 10 legni sembra sfidare ogni legge del calcio, il giovanissimo attaccante – ora vice capocannoniere sempre bloccato a 14, con davanti Iemmello a 16 – sta dimostrando una forza fisica, una tecnica, una varietà di colpi davvero impressionanti. L’intesa con Lapadula – pronto adesso a spiccare il volo tra i bomber – , a cui siamo sicuri ‘ruberà’ anche segreti interessanti, si sta affinando molto. Non sappiamo dove potrà portare lui, ma lo Spezia sicuramente molto in alto.
Marco Magi