REDAZIONE LA SPEZIA

Servizi funebri, è scontro aperto Agenzie contro Pubbliche Assistenze Battaglia in Commissione regionale

Gli imprenditori puntano il dito sulla presunta incompatibilità. "Non garantiscono una concorrenza". La secca replica del presidente della Pa Spezia: "Senza questi introiti addio alle nostre attività sociali".

Servizi funebri, è scontro aperto Agenzie contro Pubbliche Assistenze Battaglia in Commissione regionale

Da una parte le agenzia funebri intenzionate a garantire la prosecuzione delle loro attività, dall’altra le pubbliche assistenze che puntano proprio sui servizi funebri per garantirsi il fatturato necessario alla sopravvivenza. Temi affrontati nel corso della Commissione regionale salute e sicurezza sociale in merito alla legge regionale 1520 che impedirà alla Pubblica Assistenza di svolgere servizi funebri allo scadere delle proroghe concesse. Presenti numerosi i rappresentanti delle agenzie funebri, le associazioni Federcofit, Sefit e le delegazioni sindacali. Hanno tutti evidenziato la necessità di superare la presenza delle pubbliche assistenze nei servizi funerari "perché non garantiscono la concorrenza" e, svolgendo attività di soccorso, hanno facilità nell’entrare in contatto con chi potrebbe morire. Nell’esporre le proprie ragioni hanno fatto riferimento ad una nota di Alisa che chiede alle associazioni di volontariato di dividere le attività di soccorso con quelle funerarie. Gli operatori del settore hanno anche citato un parere dell’Agcom per dimostrare che ci sarebbe incompatibilità tra servizi funebri e assistenza. Alla seduta hanno partecipato il presidente della PA Spezia Tiziano Battaglini e il vice presidente Paolo Brescia.

"Abbiamo ribadito la natura pubblica della Pa che non gode di nessun tipo di agevolazione delle attività funerarie e paga le tasse come ogni attività commerciale e imprenditoriale: le onoranze funebri sono svolte solo da personale dipendente e mai volontari. Inoltre, è stato puntualizzato che all’interno del cda sono presenti un membro nominato da Regione Liguria e un altro dal Comune di Spezia. Tutte le attività di soccorso e alla persona vengono finanziate con gli introiti delle onoranze funebri: senza queste entrate la maggior parte dei servizi per le persone con difficoltà e la copertura notturna delle ambulanze verrebbero meno". A difesa delle Pa si è schierato il consigliere regionale di Lista Sansa Roberto Centi. "L’entrata in vigore della legge 15 rappresenterebbe un colpo durissimo al ruolo della PA negli aiuti al sociale. Da parte nostra continueremo a difendere l’opera meritoria della Pubblica Assistenza spezzina in Consiglio regionale sostenendo la nostra proposta di legge di modifica, firmata con i consiglieri Natale e Ugolini".