La rivoluzione dei servizi sociali preoccupa i Comuni. Entro marzo le amministrazioni spezzine dovranno obbligatoriamente scegliere la forma giuridica attraverso la quale continuare a erogare i servizi sociali territoriali: un’imposizione conseguente alla Legge regionale di riforma dei servizi sociali approvata nell’autunno dello scorso anno.
La scelta non sarà affatto indolore in nessuno dei tre Ambiti Territoriali Sociali della provincia della Spezia, ma appare drammatica nell’Ambito 17 che comprende 19 comuni di tutta la Val di Vara e la riviera spezzina, assolutamente disomogenei e oggi preoccupati per le conseguenze che l’attuazione della Legge Regionale potrebbe determinare sulla qualità del servizio e sulla tenuta finanziaria ed organizzativa. Tra i primi ad affrontare di petto la questione è il Comune di Bolano; nei giorni scorsi, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera con la quale si individua la costituzione di un consorzio come soluzione di governance più idonea alla attuazione del Piano sociale integrato regionale, formula ritenuta maggiormente adatta per lo svolgimento organico di funzioni e di programmazione, organizzazione dei servizi, gestione delle risorse finanziarie, e di coordinamento dell’integrazione socio sanitaria.
Non solo: il Consiglio ha deliberato che, nel caso in cui siano scelte forme che prevedano un mero accordo tra Comuni per gestire funzioni e servizi, il Comune di Bolano non sarà oggettivamente in grado di svolgere – come avviene attualmente – il ruolo di capofila. "Ritengo fondamentale sottolineare l’importanza di un piano sociale che sia efficace e risponda ai bisogni reali del nostro territorio. Tuttavia, ho delle riserve significative sul ruolo che verrebbe assegnato a Bolano come capofila di questo progetto – dice il sindaco Paolo Adorni –. Ritengo che, relativamente ai comuni dell’ex distretto sociale 17, il ricorso al consorzio venga a configurarsi quale scelta obbligata, sia in ragione della nuova estensione dell’ambito sia del numero dei comuni da associare e della modesta o modestissima consistenza demografica degli stessi. È evidente che questi elementi siano difficilmente compatibili con il modulo della convenzione. Ritengo che Bolano abbia il dovere di far presente che nel caso in cui non si scegliesse la strada della convenzione dovrà essere individuato un altro comune per il ruolo di capofila perché Bolano è e sarà indisponibile a recitare un ruolo che operativamente e finanziariamente è totalmente insostenibile".
Matteo Marcello