"Siamo un buon padre di famiglia Qui le tasse più basse della Liguria"

L’assessore Frascatore fa il punto sulla manovra di bilancio, a partire dall’aumento dell’addizionale Irpef "Azione necessaria a fronte dello scenario economico e per garantire soglia di esenzione e servizi scontati".

"Siamo un buon padre di famiglia  Qui le tasse più basse della Liguria"

"Siamo un buon padre di famiglia Qui le tasse più basse della Liguria"

"La Spezia continua ad essere la città con le tasse più basse della Liguria, un risultato raggiunto partendo dai 15 milioni di disavanzo che ci ha lasciato la sinistra nel 2017 e arrivando oggi a un dato provvisorio di circa 5 milioni, a riprova che la nostra è stata da sempre un’economia da buon padre di famiglia". Marco Frascatore, assessore al bilancio del Comune della Spezia, fa il punto sulla manovra di bilancio 2023, a partire dall’aumento – tanto discusso e criticato – dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef.

Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a rimodulare le entrate di bilancio?

"Un’azione necessaria a fronte dello scenario economico nazionale e internazionale che stiamo vivendo e per poter garantire l’esenzione Irpef fino a 15.000 euro, le tariffe scolastiche scontate al 23%, con la gratuità del buono pasto fino a 6mila euro di Isee e scontato del 25% a tutti, la Tari più bassa della Liguria, al pari dell’Imu e dei canoni liberi e concordati".

In soldoni?

"Gli strascichi della pandemia, l’aumento dei prezzi a seguito della guerra in Ucraina e il costo dell’energia hanno pesato sulle casse del Comune oltre 3 milioni di euro per l’energia e un milione per le quote mutui, a cui bisogna aggiungere l’aumento Istat su tutti gli appalti in essere. Nonostante tutto, continuiamo a farci orgogliosamente carico di aiuti alle fasce più deboli e al tessuto commerciale".

Perché agire sull’Irpef?

"Tra le manovre possibili, è risultata essere quella più equa, in quanto proporzionata al reddito percepito dai cittadini, che in alcuni casi vedranno un incremento di addizionale di 2,5 euro al mese. Il mantenimento della soglia di esenzione a 15mila euro, che esclude dalla tassazione oltre 27.400 persone, è motivo d’orgoglio. La sinistra, in tempi molto migliori, aveva già effettuato aumenti dell’addizionale comunale: nel 2007 è stata portata dallo 0,1 allo 0,4% e nel 2008 elevata allo 0,6%".

Cosa riserva il bilancio 2023 per famiglie e fasce deboli?

"I redditi più bassi non pagheranno un euro in più di tasse. Tutte le tariffe relative ai servizi a domanda individuale, tra cui le rette scolastiche e la refezione, sono state confermate. Se adeguassimo le tariffe a quelle di altre città avremmo entrate per oltre 10 milioni di euro, ma noi abbiamo deciso di tutelare le fasce più deboli e anche i redditi più bassi mantenendo un livello di servizi adeguato e apprezzato, facendo il massimo in una situazione emergenziale globale".

E per anziani e pensionati?

"La situazione rimane invariata; anzi, grazie agli sgravi nazionali e regionali, i pensionati pagheranno meno tasse. Lo sconto fiscale e previdenziale nazionale del 5% lascerà comunque più soldi in busta paga".

Novità sulla Tari?

"La tariffa ancora oggi è la più bassa dei comuni capoluogo della Liguria e non solo, garantendo al Comune il primato nella raccolta differenziata e una città finalmente pulita".

Nel mirino è finito anche l’aumento applicato nel primo mandato Peracchini sulle aliquote dei canoni concordati...

"L’aliquota dello 0,6% risulta la più bassa di tutti i Comuni liguri".

Le opposizioni non hanno mancato di criticare duramente la manovra. Cosa risponde?

"L’eredità della sinistra è ancora pesante e quegli indebitamenti ancora ci costano un milione di euro l’anno. Stupisce che chi era in amministrazione con un ruolo non certo marginale come capo di gabinetto dell’ultimo sindaco di centrosinistra, alzi il dito quando dovrebbe sapere che ci hanno lasciato debiti che estingueremo nel 2044. La Spezia oggi è la città con le tasse più basse dei capoluoghi di provincia liguri".

Matteo Marcello