Di autobus, lungo la centralissima via Veneto, ne passano pochi. Colpa (si fa per dire) anche dello sciopero nazionale indetto da Cobas e Cub Trasporti, che ha portato oltre il 65% di autisti di Atc e quasi il 37% dei conducenti del subappalto a incrociare le braccia. Di mezzi, indipendentemente dalla serrata di ieri, ne stanno circolando meno: nelle valli del Magra e del Vera, così come in alcune zone del capoluogo. Colpa, questa, della situazione che da mesi attanaglia Atc.
E proprio per questo, in via Veneto, ieri mattina c’erano anche tanti sindaci, a protestare e reclamare contro un servizio che non funziona e contro un’istituzione – la Provincia – a loro detta colpevole "di non porre rimedio al problema e di non informare gli altri Comuni-azionisti", dicono. Hanno tentato un blitz negli uffici, ma ad accoglierli non hanno trovato il presidente Peracchini ma un funzionario. Delusi, dopo qualche decina di minuti hanno desistito. Tutto finito? Affatto: nel pomeriggio, ecco la lettera indirizzata al presidente e all’amministratore delegato di Atc Esercizio con la richiesta di un incontro, per cercare dall’azienda le risposte non avute dalla Provincia. "Siamo fortemente delusi, la politica ci deve mettere la faccia nel bene e nel male, ma non possiamo accettare che la Provincia non si faccia carico dei problemi – dice il sindaco di Vezzano Ligure, Massimo Bertoni – ci sono tante cose da chiarire. Oggi non siamo in grado di dare risposte ai nostri cittadini, perchè c’è stato il rifiuto di fornirci spiegazioni, spostando queste problematiche sulla Prefettura. Chiedevamo una conferenza dei sindaci, per parlare dei disagi e dei problemi su tutto il territorio provinciale. io ricevo da ogni frazione lamentele, mi dicono che la corriera che portava i ragazzi a scuola non c’è più, o che l’autobus è strapieno e non fa salire altre persone".
"Ci è stato detto che è tutto in mano al prefetto, ma non è compito della prefettura sorvegliare gli accordi tra privati – rilancia Marco Traversone, sindaco di Sesta Godano – A novanta giorni dalla conclusione della gara non si sa nulla, nessuno ha avvisato i Comuni di possibili problemi o disagi, la Provincia se ne sta lavando le mani. Un vero problema ora è capire cosa succederà il 1° novembre: sarà in grado la nuova società di svolgere il servizio, tra mancanza di mezzi e di autisti? E soprattutto, i maggio ri costi del nuovo accordo tra Atc e Seal, ricadranno sui Comuni e sui cittadini attraverso maggiori tagli?". Caustico anche il sindaco di Zignago, Simone Sivori. "Nessuno di noi ha chiara la situazione: non sappiamo cosa stia succedendo, non sappiamo perchè l’ati non abbia cominciato a fare il servizio, e non sappiamo perchè vengano date proroghe di due, tre giorni. Dove sta la strategia di Atc Esercizio nel passaggio del subappalto? Seal oggi non ha un contratto di servizio. Abbiamo chiesto la convocazione dell’assemblea dei sindaci, vediamo che succede".
Matteo Marcello