Soffitta e Calandriniana. La città si veste a festa

Sarzana si prepara per il periodo più intenso di attività con la Soffitta nella Strada e la Calandriniana, evento dedicato all'antiquariato e all'arte. Nuovo marchio e aumento delle adesioni da varie città.

Soffitta e Calandriniana. La città si veste a festa

Una delle tante bancarelle di oggetti di antiquariato che sarà aperta fino al 18 agosto nella sessantesima edizione della Soffitta

La città è entrata nella sua modalità granturismo. L’avvio della Soffitta nella Strada e Calandriniana aprono magicamente il periodo più intenso di attività nel centro storico ma, a catena, delle strutture ricettive che puntano moltissimo sulle due settimane dell’evento dedicato all’antiquariato giunto alla sessantesima edizione in attesa poi della tre giorni del Festival della Mente. Insomma Soffitta al via con le sue bancarelle di antiquariato, modernariato, vintage e collezionismo. La novità del 2024 sarà il nuovo marchio che accompagnerà la manifestazione. Si tratta di una stilizzazione della Procellaria realizzata dallo scultore Carlo Fontana nel 1934 che identificherà l’edizione estiva della Soffitta e gli appuntamenti periodici con il mercato della Soffitta che vengono organizzati dal Comune di Sarzana nel corso della stagione. Dopo le ultime edizioni luci e ombre, i tentativi di disegnare un nuovo profilo e soprattutto riaccendere l’interesse degli addetti del settore hanno portato all’aumento delle adesioni rispetto alle ultime annate in arrivo da Lucca, Arezzo, Milano, Chiavari. Il lavoro ha visto impegnato oltre al sindaco Luca Ponzanelli anche lo staff tecnico composto da Isabella Volpi, David Paruano, Tommaso Ausilio e Simone Vallerini.

L’orario ufficiale per l’apertura dei banchi sistemati nell’ormai tradizionale anello nel centro storico sarzanese è fissato ogni sera, dalle 18 alle 24. Al via anche la Calandriniana, l’atelier artistico che si tiene come da tradizione in piazza Calandrini ideata da Graziano Dagna e Giuliano Diofili. La rassegna artistica è patrocinata dal Comune di Sarzana e organizzata dall’associazione presieduta da Lorenzo Forcieri, con il contributo di Federico Galantini e di Clara Mazzini, vedova di Graziano Dagna, curatrice Silvia Rossi.

m.m.