Sogni, speranze e mugugni. La Soffitta nella Strada convince solo a metà: "Disposizione da rivedere"

L’organizzatrice della manifestazione soddisfatta della prima parte della storica kermesse "Gli espositori sono contenti. Abbiamo riempito le vie accontentando anche i commercianti".

Sogni, speranze e mugugni. La Soffitta nella Strada convince solo a metà: "Disposizione da rivedere"

L’organizzatrice della manifestazione soddisfatta della prima parte della storica kermesse "Gli espositori sono contenti. Abbiamo riempito le vie accontentando anche i commercianti".

È iniziata il primo venerdì di agosto, non senza problemi dovuti al black-out che ha lasciato al buio completo gran parte del centro storico, la sessantesima edizione della Soffitta nella strada, una vera e propria tradizione sarzanese che, tra alti e bassi, non è minimamente intenzionata ad arrestarsi. Quello una volta noto come il pregiato mercato di antiquariato a cielo aperto, ha subito nel corso degli anni diverse modifiche e rimodulazioni, dovendo adeguarsi e stare al passo con i tempi. Entusiasmo, suggerimenti e classici "mugugni" in pieno stile ligure: questo ciò che ha caratterizzato il tour a passeggio nelle vie del centro cittadino invase da bancarelle di espositori, più o meno soddisfatti dell’andamento della manifestazione che proseguirà sino a domenica 18 agosto. "Questo è il terzo anno consecutivo che vengo qui e mi piace molto - commenta Elena Kubrina, dal suo banco di handmale vintage di piazza Matteotti -. Solitamente venendo da Como lavoro più su Milano, ma ho diverse clienti che ogni anno vengono a trovarmi e ad accaparrarasi i pezzi migliori proprio qui a Sarzana. I conti si fanno alla fine, quest’anno siamo partiti un po’ in anticipo ma da un paio di giorni ha iniziato ad esserci un bel movimento". "Tra i mercatini serali questo a mio parere è uno di quelli che funziona meglio – ammette Andrea Costanzo, espositore alla sua quarta partecipazione che arriva da Varese -. Anche se si è un po’ perso, i prezzi dei pezzi di valore sono scesi notevolmente rispetto a 10 o 15 anni fa, la Soffitta è una delle manifestazioni più improntate sull’antiquariato, e questo è un dato di fatto. Personalmente io apprezzo la durata così lunga del mercato, la città è bellissima e restare per 15 giorni ti permettere di essere riconoscibile". Spostandosi poi verso il vero cuore pulsante della Soffitta, le vie degli antiquari ora note come distretto creativo, a catturare l’attenzione è un banco di modernariato.

La proprietaria è proprio Isabella Volpi, espositrice ed esercente sarzanese nonché organizzatrice della Soffitta, che spiega: "In via generale, i primi giorni sono sempre un po di assestamento. Sono abbastanza convinta credo che la clientela migliore arrivi più avanti e non ho mai nascosto che posticiperei di qualche giorno la manifestazione e ne accorcerei la durata. Avendo inserito la doppia opzione, sono stati diversi quelli ad aver scelto di aderire dal 9 al 18 agosto. Aspettiamo la fine per tirare le somme, ma rispetto allo scorso anno siamo passati da 44 espositori con Partita Iva a 80. A questi vanno ad aggiungersi gli hobbysti per un totale di 120 bancarelle e le vie riempite". In via Fiasella, anche Margot Skilling, commerciante con negozio in via Mazzini ed espositrice della Soffitta da tre anni. Il suo parere si discosta un po’ dai precedenti: "Rispetto agli scorsi anni ho riscontrato un po’ meno affluenza. È il primo anno che sono posizionata qui e la mia impressione è che la disposizione sia un po dispersiva, ma manca ancora tempo e le cose potrebbero migliorare".

Gli umori diventano più critici in via Cittadella, sede degli hobbysti. "Si sta bene, ma qui c’è soprattutto un gran passeggio i collezionisti non ci sono più - affermano gli hobbysti Gianfranco Ferri e Bruno Bardi -. Rispetto al passato c’è più gente che vuole vendere, ma anche anche tanti che vogliono comprare. La concorrenza con internet? Sulla rete trovi ciò che cerchi, questa è un’altra cosa. Qui ti imbatti in ciò trovi". Laura Mureddu, sarzanese, dopo aver iniziato ad esporre nel 1982, da quattro anni ha ripreso a prendere parte alla Soffitta. "Purtroppo mi hanno cambiato postazione,fino all’anno scorso ero la prima ero la prima dalla Cittadella, e la vendevo di più"."L’anno scorso andava meglio - conclude Gianni Luisotti -. Dobbiamo considerare che il primo giorno questa zona è rimasta completamente al buio, siamo stati penalizzati".

Elena Sacchelli