Soldi in prestito al tasso del 150%, usuraio arrestato dai carabinieri

La vittima è una donna che gli aveva chiesto 4000 euro per difficoltà economiche. “Ho il marito invalido”

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I carabinieri di Mazzetta hanno arrestato e portato in carcere il 60enne colpito da ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di usura (foto d’archivio)

La Spezia, 6 novembre 2024 – Soldi in prestito da restituire con un tasso da usura del 150%. E poco importava se quella somma era stata chiesta da una connazionale alle prese con gravi problemi familiari e difficoltà economiche, legate alle precarie condizioni di salute del marito colpito da ictus. Si era così rivolta a una persona nota nell’ambiente della folta comunità dominicana residente in città: lo conosceva anche lei, ma dalla richiesta di aiuto a finire nella spirale dell’usura è stato un attimo. Per un prestito di 4000 euro si è sentita richiedere 80 euro di interessi al mese ogni 1000 euro. Un’enormità per chiunque, figurarsi chi è costretta a tira la cinghia con la pensione di invalidità del marito, oltre a dover farsi carico di problemi economici dei familiari rimasti in patria.

Quando ha capito di non riuscire più a uscire da quella drammatica situazione, la donna ha sporto denuncia ai carabinieri, che dopo le indagini del caso hanno arrestato C.E.Q., le sue iniziali, dominicano classe 1964 residente in città. I carabinieri della stazione di Mazzetta lo hanno fermato in strada e portato al carcere di Villa Andreino, in forza dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Tiziana Lottini. L’accusa nei suoi confronti è di usura, con l’aggravante di aver commesso il reato contro una persona in condizioni di bisogno: stamani è in programma l’interrogatorio di garanzia in carcere dove l’indagato sarà assistito dall’avvocato Pasquale Iodice del foro di Spezia.

Vicenda partita nel 2022 quando una cittadina dominicana da anni residente in città si era rivolta all’uomo per avere dei soldi con cui far fronte alle esigenze di casa (il marito è invalido da 9 anni) e aiutare economicamente una sorella malata di tumore rimasta in patria. Ai carabinieri ha raccontato di aver ricevuto 4000 euro, da restituire a un tasso del 150% che l’ha portata a pagare da 300 a 320 euro al mese, sborsando così 6840 euro di soli interessi in due anni. La sua denuncia ha fatto scattare le indagini dei carabinieri con intercettazioni telefoniche e ambientali soprattutto degli incontri fra la donna e l'usuraio in occasione della consegna dei soldi, solitamente nelle vicinanze di un bancomat. Dopo l’arresto i militari dell’Arma hanno svolto una perquisizione a casa dell’indagato, dove sarebbero state trovati migliaia di euro in banconote.

Claudio Masseglia