REDAZIONE LA SPEZIA

Sondaggi minerari Maissana al Tar

Il Comune sottoline l’impatto degli scavi su ambiente e paesaggio

C’è anche Maissana tra i Comuni che hanno promosso ricorso al Tar contro la decisione del ministero della Transizione ecologica di concedere, all’esito della Valutazione di impatto ambientale, l’autorizzazione ai sondaggi minerari in un’area a cavallo tra le province della Spezia e di Genova. Nel dettaglio, l’attività di ricerca riguarderà rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto e nichel in un’area di 8243 ettari, nei Comuni spezzini di Maissana e Varese e in quelli genovesi di Ne, Sestri Levante, Castiglione Chiavarese e Casarza Ligure. Nella delibera con cui la giunta guidata da Alberto Figaro autorizza la partecipazione al ricorso al Tar si legge che le attività di ricerca mineraria potrebbero avere "un potenziale impatto ambientale significativo che comprometterà l’integrità e la stabilità del territorio, non compatibile con l’assetto urbanistico, ambientale e turistico attuale e futuro oltre a mettere a rischio la salute pubblica e gli ecosistemi presenti". Non solo. Il Comune, spiegando che "tutti gli enti interessati, nelle varie sedi istituzionali, hanno espresso formalmente la contrarietà al rilascio del permesso", sottolinea come la decisione assunta dal ministero appaia "iniqua e inutilmente penalizzante". "La vicenda in oggetto assume particolare rilevanza ai fini della tutela della salute pubblica e della salvaguardia del patrimonio naturale, paesaggistico, turistico e ricettivo del territorio".