Spinelli finisce ko al Consiglio di Stato

La società Spinelli annuncia ricorso in revocazione al Consiglio di Stato e in Cassazione dopo l'annullamento della concessione demaniale del Terminal GPT a Genova. La sentenza obbliga Spinelli a rispettare il piano operatore portuale del 2001.

Spinelli finisce ko al Consiglio di Stato

La società Spinelli annuncia ricorso in revocazione al Consiglio di Stato e in Cassazione dopo l'annullamento della concessione demaniale del Terminal GPT a Genova. La sentenza obbliga Spinelli a rispettare il piano operatore portuale del 2001.

Un’istanza per la revocazione al Consiglio di Stato, e un ricorso in Cassazione. Li ha annunciati la società Spinelli alla luce della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha annullato la concessione demaniale del Terminal GPT, nel porto di Genova, alla Spinelli. Il gruppo, nell’annunciare le strategie locali, sottolinea che sarà proposto giudizio di revocazione della sentenza presso il Consiglio di Stato "in quanto la stessa contiene errori di fatto, nonché ricorso in Cassazione per violazione dell’articolo 111 della Costituzione in ordine al requisito minimo di motivazione". La società presieduta dall’ex leader dell’Ap spezzina, Mario Sommariva (nella foto), ha chiesto al Ministero un immediato intervento "al fine di garantire la difesa dei posti di lavoro e la continuità operativa del Terminal, a garanzia dei traffici. La piena operatività del Terminal è stata altresì comunicata a tutte le compagnie di navigazione interessate". Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della società che gestisce il terminal Sech e stabilito che il gruppo Spinelli non possa movimentare, di fatto, traffico full container sulle banchine di calata Sanità. La sentenza obbligherebbe Spinelli a rispettare le indicazioni del piano operatore portuale del 2001 che imponeva al gruppo di movimentare una quota di contenitori ma in gran parte traffico multipurpose, per cui sono destinati gli spazi. Il ricorso della società Terminal contenitori Porto di Genova era partita con un ricorso al Tar che però era stato perso. L’appello ha invece dato ragione all’operatore del porto di Sampierdarena.