CHIARA TENCA
Cronaca

Squid Game: lo spieghiamo a chi non l’ha mai visto

La serie televisiva Squid Game prende ispirazione dal Gioco del calamaro, molto conosciuto dai bambini della Corea del Sud almeno...

La guardia di Squid Game

La guardia di Squid Game

La serie televisiva Squid Game prende ispirazione dal Gioco del calamaro, molto conosciuto dai bambini della Corea del Sud almeno dagli anni Settanta. La trama della serie è basata sull’invito rivolto a persone povere per partecipare a giochi, senza dire loro che tipo di giochi sono e che rischiano la vita, ma attirandoli con l’idea di ottenere un ricco premio. Il protagonista ha una situazione economica e familiare problematica, quando gli viene proposto il gioco accetta perché ha solo da guadagnarci. Si ritrova con altri 455 partecipanti, persone che hanno debiti e situazioni familiari gravi come la sua. I giocatori indossano la stessa tuta con un numero che è l’unica cosa che li distingue, controllati da guardie armate e mascherate sotto la direzione del Front Man una sorta di controllore che governa il sistema. Dopo il primo gioco si scopre subito che chi perde muore e viene chiesto se si vuole continuare o uscire. Gin-hun, il protagonista, chiede di uscire, ma rientrerà perché nella sua vita non ha niente da perdere. Per superare le sfide alcuni partecipanti fanno squadra, ma siccome alla fine deve rimanere uno solo, finisce che si tradiscono e si uccidono a vicenda. Solo in un caso questo non accade, il protagonista nel duello finale, in cui è rimasto solo con un suo amico d’infanzia, rinuncia ad ucciderlo e lui decide di suicidarsi per risparmiare l’amico. A volere il gioco sono alcune persone molto ricche e annoiate chiamate vip, che pagano per sostenere l’organizzazione.