Potrebbe esserci uno spiraglio per lo Spezia Calcio di disputare le prime due o tre partite del prossimo campionato di serie A a Modena. Lo stadio ’Braglia’ sarebbe a norma, non è quello il problema, semmai lo è il fatto che la società gialloblù sta cambiando proprietà e non si sa ancora con chi stipulare il contratto per l’affitto. Ma qualcosa sembra essersi mosso in questi giorni per il passaggio di consegne, pertanto lo Spezia è pronto a chiudere. Come ha già fatto ad esempio il Venezia, che ha problemi per il ’Penzo’ e in attesa della deroga andrà al ’Mazza’ di Ferrara.
Per giocare al ’Braglia’, che ha anche l’illuminazione a norma e non dovranno essere fatti interventi, non ci sarebbero problemi di ordine pubblico, ravvisati invece nel caso di un ritorno al ’Manuzzi’ di Cesena per gli scontri tra le tifoserie del passato. Una delle alternative è il ’Rigamonti’ di Brescia, ma Cellino avrebbe fatto un prezzo altissimo che lo Spezia non è intenzionato a pagare. Se Modena non andasse in porto, resterebbe quindi Pescara, dove la lontananza non giocherebbe certo a favore delle Aquile. La data ipotizzata per avere pronta la nuova curva Piscina allo stadio ’Picco’, già finanziata con 2 milioni di euro dal Comune della Spezia nella giunta di sabato scorso, è il 26 settembre. Ci vorranno comunque tre mesi per la realizzazione, ammesso che i lavori inizino il più presto possibile, vale a dire a fine giugno.
Fermo restando che la Lega deve ancora esprimersi sulla deroga per il ’Picco’. Comunque vada, con la serie A che inizia il 22 agosto e ammettendo di chiedere di giocare fuori la prima partita, considerando anche che nel primo week-end di settembre ci sarà la sosta per le nazionali, saranno giocoforza due o al massimo tre le gare da disputare lontano dal ’Picco’.
Massimo Benedetti