Statua spostata per lavori. Il Comune: "Non è nostra"

Dopo la delusa reazione dell’autore Sergio Tedoldi l’ente spiega la decisione. L’opera posizionata davanti al Museo Lia manca ancora dell’atto di donazione.

Statua spostata per lavori. Il Comune: "Non è nostra"

La statua dell’Uomo seduto parcheggiata nel magazzino del Comune

Una donazione sulla fiducia, ma mai regolarizzata dal punto di vista amministrativo, è costata il trasloco forzato della statua realizzata da Sergio Tedoldi. L’opera in marmo da quasi 10 anni posizionata davanti al Museo Lia infatti nei giorni scorsi è stata trasferita in un magazzino comunale per procedere a interventi di riqualificazione dell’edificio. Una decisione che ha però provocato la reazione del conosciutissimo pittore e scultore spezzino che donò quell’opera in occasione di una mostra che il Comune di Spezia organizzò in suo onore al museo spezzino. Le lamentele del diretto interessato alle quali sono seguite quelle di tanti concittadini e appassionati di arte hanno trovato la risposta di Rosanna Ghirri dirigente dei servizi culturali del Comune della Spezia che ha confermato la mancanza della documentazione che attesti l’avvenuta donazione all’ente da parte dell’autore della statua.

"Nell’attività di revisione dei servizi culturali – ha spiegato la dirigente – è in corso una verifica delle documentazioni relative alle opere presenti ed esposte nelle strutture museali del Comune della Spezia. Questa operazione è in particolare in atto al Lia. Infatti la facciata del museo sarà oggetto in tempi brevi di un intervento di restauro e di riallestimento. Durante i controlli è emerso che per la statua del maestro Sergio Tedoldi non si era attivato all’epoca del suo collocamento l’iter per la donazione, come confermato dal maestro stesso contattato dagli uffici. L’artista è stato informato che avrebbe dovuto formalizzare l’offerta di donazione, ma nel frattempo, non potendo rimanere collocata nella sua posizione originaria, si sarebbe provveduto ad un trasferimento temporaneo in aree disponibili del Comune, tenendo conto del peso, delle difficoltà logistiche e dei costi per il trasferimento. Ciò anche al fine di tutelare l’opera in vista dell’inizio dei lavori con attrezzature tecniche e meccaniche. Qualora il maestro formalizzasse la manifestazione scritta di volontà di donare l’opera sarà attivata la procedura amministrativa per regolarizzare la donazione e si potrà procedere a un’idonea ricollocazione volta alla sua massima valorizzazione".

Massimo Merluzzi