REDAZIONE LA SPEZIA

Striscione dei tifosi davanti a casa di Macia

La contestazione dei tifosi dello Spezia continua: dopo il presidente, ora i dirigenti vengono presi di mira. La squadra ultima in classifica e un mercato deludente hanno scatenato la rabbia dei tifosi. La protesta va avanti da settembre.

Non si placa la contestazione dei tifosi aquilotti verso i dirigenti dello Spezia. Giovedì sera un gruppo di supporter bianchi si è presentato nei pressi dell’abitazione del direttore dell’area tecnica aquilotta Eduardo Macia e ha esposto uno striscione non certo benevolo nei suoi confronti. Un po’ come accaduto la settimana prima in quel di Lerici, nei riguardi del presidente Philip Platek, sotto l’albergo dov’è solito soggiornare. L’ultimo posto in classifica delle Aquile e un mercato che stenta a decollare - si spera nel colpo di coda con altri tre innesti in grado di elevare il livello tecnico della squadra - hanno ulteriormente inasprito gli animi degli appassionati dei colori bianchi i quali, già sabato scorso, durante la gara tra lo Spezia e la Cremonese, non avevano risparmiato duri cori nei confronti dello stesso Macia, del direttore sportivo Stefano Melissano e dei Platek. Trattasi, ormai, di una contestazione ad oltranza contro la squadra e la dirigenza che va avanti da settembre. Cinque mesi di fuoco con strigliate ai protagonisti a più riprese, con annesse adunate collettive all’esterno del centro sportivo ‘Ferdeghini’ per reclamare chiarezza. Proprio lo scorso 18 gennaio era andato in scena un faccia a faccia tra i tifosi e il presidente Philip Platek, con scarsi risultati riconciliativi. "Vogliamo sapere cosa intendete fare - il sollecito dei presenti al massimo dirigente -. Perché non parlate? Rinforzate la squadra!". Ora, questo nuovo capitolo.

Fabio Bernardini