
Titolari di bar e ristoranti in ansia, si affidano sempre più spesso a consulenti . E con il 2025 è scattata la corsa al cambio gestore. Molti ancora alla finestra. Ma la stangata più forte si è abbattuta sulle famiglie: "Aumenti spropositati".
Vale tre miliardi di euro ed è stato varato dal governo appena un mese fa. È il nuovo decreto con misure anti rincari valide per tre mesi – un pacchetto di risorse che assicura una riduzione pari al 20% delle prossime bollette per le imprese e un sostegno fino a 200 euro per otto milioni di famiglie con Isee fino a 25mila euro. Un tema di cui però, almeno nello Spezzino, sia le attività commerciali che le famiglie hanno solo sentito parlare e sul quale sentono di non poter contare troppo. Unica certezza, al momento, sono le bollette, salatissime, che devono essere pagate.
Puntuale e preciso come i pagamenti che effettua è Marco Poggianti, socio e amministratore del ristorante ’Temporaneamente’ e della gastronomia ’ConTemporaneamente’ in via Veneto 22, che con bollette alla mano fa il punto della situazione: "Noi abbiamo aperto qui a fine settembre, rilevando l’attività, e a oggi non riesco ancora a fare raffronti. Le cifre però sono importanti:la spazzatura è stata di 530 euro per un solo locale, per l’altro non so ancora; mentre la luce di marzo è stata di 630,83 euro e quella di febbraio di 637: cifre stabili ma alte. In gastronomia, a febbraio, di luce ho pagato 530 euro mentre il gas, cambiando gestore, dalle 250 di febbraio è passato alle 220 euro. Vediamo se il nuovo decreto avrà una ricaduta positiva".
Importi stabili ma elevati anche per Vincenzo Petrazzuoli, titolare dell’Antica Osteria dell’Uva in via Sant’Agostino 30: "Ultimamente pago una tariffa quasi fissa ma non certo bassa, soprattutto per il gas. Il vero rincaro l’ho percepito due anni fa". Aumento memorabile, quello degli anni scorsi, anche per Fabrizio Abram, titolare di ’Adel Gelateria e Caffetteria’ nel centro di corso Cavour: "Io non controllo di volta in volta le bollette, ma due anni fa, quando ad agosto mi sono accorto che avrei pagato tantissimo, mi sono subito mosso cambiando operatore. Ho sentito di questo decreto ma penso che spetti allo Stato garantire consumi più sostenibili per tutti. Ci deve essere tutela, a me sembra di essere in una giungla in cui combattere per la sopravvivenza ogni giorno; mentre so che all’estero si lavora con più tranquillità e meglio, perché le aziende, a fronte di tasse, ricevono anche servizi". Luce alle stelle anche per altre categorie commerciali: Gloria Tutiven è titolare insieme al fratello Milton di ’Hair Team Salon’ negozio di parrucchiere in via del Torretto. "Il mese scorso – spiegano i fratelli Tutiven – la luce ha subìto un aumento di ben 150 euro e abbiamo provveduto subito a contattare un nuovo gestore. Stiamo aspettando di vedere la nuova bolletta. Quanto all’acqua, facendo ogni mese la rilettura non ho avuto rincari sensibili". C’è anche chi si affida, per la gestione delle utenze, a un professionista dedicato:
"Per la cura di tutto, dal pagamento alla verifica delle spese e a eventuali cambi di operatore – dice Anna Morale, titolare insieme al marito Giuseppe del panificio e pasticceria ’Censoplano A & G’ in via 24 Maggio 87 – ci affidiamo già da qualche anno a un consulente che provvede per noi. Si stanno verificando nuovi rincari, e tutte le proposte commerciali che fanno hanno sempre un tasso variabile; per cui in effetti lasciano il tempo che trovano. Dal punto di vista amministrativo, lo Stato dovrebbe occuparsene in modo più strutturale e definitivo, trattando la questione in modo diretto per evitare a noi cittadini passaggi e, di conseguenza, costi aggiuntivi". "Per quanto mi riguarda – dice Francesca Suarat, collaboratrice del ’Bar Tramps’ di via Veneto 144 – queste bollette così care non sono poi così determinanti su attività del nostro settore; ben altri sono i costi che pesano, come quello delle contribuzioni del personale". "Per non parlare – le fa eco la collega Patrizia Testa – degli aumenti sulle materie prime". Il pellegrinaggio da un gestore all’altro è d’obbligo anche per le famiglie. "Abbiamo appena cambiato gestore – confessa Aurora Masala, mamma della piccola Ludovica – perché pur avendo una piccola casa siamo arrivati a pagare ben 380 euro di luce e gas". Anche per Carlo Barbieri la bolletta è rovente: "Quattrocento e rotti euro per il gas, mentre la luce si aggira sui 140: l’aumento è davvero considerevole". "Il rincaro è stato tantissimo – dice anche Brunella Carpanini – perché con il mercato libero fa volare i prezzi, con il riscaldamento autonomo paghiamo in media 500 euro ogni due mesi". Rincari evidenti anche per Luigi Di Tullio: "Non ho approfondito né confrontato le bollette, ma so che luce e gas sono indubbiamente aumentati".
Alma Martina Poggi