![Il documento chiede alla Regione la distribuzione di "eventuali fondi aggiuntivi" a quelli già assegnati. Ma dalle opposizioni rilanciano: "Presa di posizione debole, già concordata con il governatore Bucci". Il documento chiede alla Regione la distribuzione di "eventuali fondi aggiuntivi" a quelli già assegnati. Ma dalle opposizioni rilanciano: "Presa di posizione debole, già concordata con il governatore Bucci".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NWVkM2I1ZTEtZjBjYi00/0/subaffidamento-linee-si-attente-la-sentenza.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il documento chiede alla Regione la distribuzione di "eventuali fondi aggiuntivi" a quelli già assegnati. Ma dalle opposizioni rilanciano: "Presa di posizione debole, già concordata con il governatore Bucci".
LA SPEZIAAlla fine ha prevalso la linea del centrodestra, al termine di un ’gioco delle parti’ durato tutta la serata, dove le due ali del parlamentino di piazza Europa si sono schernite a vicenda prima del voto dall’esito scontato, con la bocciatura della mozione presentata dai gruppi di opposizione e l’approvazione dell’ordine del giorno proposto dalla maggioranza, passato con i soli voti favorevoli della coalizione di centrodestra. Nel mezzo, l’incontro tra una delegazione di lavoratori e i capigruppo.
Dopo settimane incandescenti, erano proprio i partiti di governo quelli chiamati a dimostrare qualcosa in più, dopo la spaccatura suggellata dalle tre lettere con cui il sindaco e presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, aveva sollecitato non senza parole dure il governatore della Regione Liguria, Marco Bucci, affinchè rivedesse la ripartizione delle risorse aggiuntive del Trasporto pubblico locale, quest’anno riviste al ribasso per il bacino spezzino a favore di Imperia. Una scelta politica che ha condotto al primo vero strappo tutto interno al centrodestra dell’era Bucci, e che il centrodestra spezzino ha provato a ’sanare’ con un ordine del giorno che appare più una dichiarazione di intenti che l’adozione di una linea precisa per contrastare le decisioni arrivate da Genova.
Il documento approvato a colpi di maggioranza impegna il sindaco Peracchini e la giunta "a chiedere a Regione Liguria di avviare il percorso più idoneo al fine di distribuire gli eventuali fondi aggiuntivi, ulteriori rispetto all’importo assegnato alla Regione dal Mit per il 2024, con criteri che tengano conto delle richieste manifestate dal territorio della provincia della Spezia", auspicando inoltre "la convocazione di un tavolo di lavoro permanente locale sulle tematiche del tpl, sia in sede comunale che provinciale, che veda interessato il sindaco, anche in qualità di presidente della Provincia, e che abbia il coinvolgimento dell’assessore regionale espressione del territorio (Giacomo Giampedrone) e dei consiglieri regionali del territorio (Gianmarco Medusei e Marco Frascatore; ndr)".
Nel documento redatto dalla maggioranza si fa riferimento anche a una lettera inviata dal presidente regionale Bucci nella quale si fa riferimento al "percorso finalizzato a utilizzare i fondi ‘aggiuntivi’ per compensare i territori in difficoltà che risultano essere da tempo maggiormente penalizzati", con la disponibilità ad "analizzare la situazione nel dettaglio per garantire una piena condivisione e soddisfazione rispetto alle scelte del trasporto pubblico locale ligure".
Non bisognerà aspettare molto per capire quanto potrà produrre la presa di posizione del Consiglio comunale; nel frattempo però, il Pd rilancia esprimendo amarezza per l’esito della riunione. "Il Consiglio comunale rappresentava l’occasione per votare un provvedimento unitario che sostenesse la posizione del sindaco nella trattativa con Regione Liguria al fine di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse aggiuntive ripristinando le percentuali storiche. Durante la discussione in aula abbiamo appreso, con stupore e disagio, come fosse stato elaborato il documento: concordato e condiviso anche con il Presidente di Regione Bucci. Con quale forza andrà il sindaco a perorare la causa del nostro territorio con un documento, già preventivamente concordato con il presidente della Regione e votato solo dalla maggioranza?. Ci sembra la solita presa in giro".
Matteo Marcello