Tajani: "Salvare vite nostro impegno". Caio Duilio in arrivo nel Mar Rosso

Il ministro degli Esteri elogia l’operazione della Marina militare e invoca il cessate il fuoco in Medio Oriente. Il cacciatorpediniere lanciamissili nel canale di Suez per proteggere le portacontainer dagli attacchi.

Tajani: "Salvare vite nostro impegno". Caio Duilio in arrivo nel Mar Rosso

Tajani: "Salvare vite nostro impegno". Caio Duilio in arrivo nel Mar Rosso

"Si è conclusa positivamente la seconda parte di un’operazione che porterà nel nostro Paese alcuni bambini palestinesi che potranno essere accolti negli ospedali pediatrici in Liguria, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del sbarco di 62 profughi palestinesi arrivati ieri mattina alla Spezia a bordo di Nave Vulcano della Marina Militare. "Vittime innocenti di una guerra di cui non sono responsabili e che non vogliono. Il popolo palestinese non ha nulla a che vedere con i terroristi di Hamas. Speriamo presto nel raggiungimento di un cessate il fuoco che possa alleviare la situazione della popolazione civile sia palestinese sia israeliana. L’Italia crede nella creazione di due Stati che si riconoscano reciprocamente". Nel ringraziare gli uomini della Marina Militare, il titolare degli Esteri, sollecitato sulla missione europea in risposta alla crisi del Mar Rosso, ha anche annunciato - come già anticipato una settimana fa da La Nazione - che il cacciatorpediniere Caio Duilio, partito dalla Spezia il 28 gennaio, "parteciperà all’operazione". Una missione, come ha dichiarato il Capo della squadra navale ammiraglio Aurelio De Carolis, "che sta partendo e di cui l’Italia avrà il comando per quanto riguarda la parte via mare". Il ministro Tajani, nel rivolgersi all’equipaggio di Nave Vulcano ha ricordato il suo essere figlio di un ufficiale dell’esercito e di sapere bene "quanto siano i proprio i militari quelli che più ripudiano la guerra, proprio perché più di tutti sanno cosa produce. Grazie per quello che fate e per quello che farete. La forza con la quale ogni volta vi schierate sempre in prima linea per una giusta causa è una risorsa fondamentale per il Paese".

Presente anche il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini che ha sottolineato come Spezia si conferma un porto all’insegna dell’accoglienza. "Ringrazio la disponibilità di Lsct e dell’Autorità di sistema portuale che hanno messo a disposizione le banchine e tutta la macchina organizzativa ampiamente rodata dai recenti sbarchi della Geo Barents. La nostra città apre le braccia a chi soffre, nel caso di bambini che fuggono dalla guerra si tratta di un dovere". Il dramma dei più piccoli, ha ricordato anche il vescovo diocesano Monsignor Luigi Ernesto Palletti, supera ogni confine e ogni nazione, "azioni concrete come questa di soccorso ci danno qualche speranza in più nella costruzione di un futuro di pace. Il nostro assillo deve essere la richiesta di un cessate il fuoco e la ripresa del dialogo e dei negoziati. I corpi feriti dei bambini non possono indicarci altra strada da percorrere".

Vimal Carlo Gabbiani