REDAZIONE LA SPEZIA

Il Tar ligure annulla la proroga. Ritorna l’incubo della Bolkestein

La decisione dei giudici amministrativi riporta indietro la data di scadenza delle concessioni balneari. Non è valido l’accordo tra Governo e Commissione Europea

Le amministrazioni di Sarzana e Ameglia sono in attesa di segnali per avviare le gare

Le amministrazioni di Sarzana e Ameglia sono in attesa di segnali per avviare le gare

La Spezia, 22 febbraio 2025 – Non c’è pace sulle spiagge. La battaglia a colpi di carte bollate e ricorsi ai Tribunali rischia di minare le già flebili certezze dei gestori degli stabilimenti chiamati da anni a fare i conti con la direttiva Bolkestein che impone di mettere all’asta il litorale. Ma non stanno meglio neppure le amministrazioni comunali che in questa storia non sono spettatori ma attori principali che hanno il compito di predisporre il bando di gara. Tra mille dubbi e indicazioni che differenziano la stesura delle gare tra nazionale se per una concessione fino a 5 anni oppure europea se di maggior durata.

Insomma la vigilia della stagione estiva si apre con le solite incerte previsioni non soltanto meteo ma sulla durata della permanenza sul litorale. L’accordo-proroga raggiunto fino al 2027 tra Governo e Europa non è ritenuto valido e le gare dovranno essere pronte entro fine marzo. Quindi con pochissimi giorni a disposizione per completare l’iter. Entro marzo il Governo dovrà emanare il decreto per gli indennizzi da destinare agli ex gestori in caso di uscita. E proprio sul punto gli amministratori frenano. “Accelerare è impensabile – spiega Luca Ponzanelli assessore del Comune di Sarzana – perchè abbiamo due priorità da seguire. Intanto l’approvazione del Pud quindi attendiamo che il Governo ci fornisca linee guida sugli indennizzi per i gestori. Fino a quando non avremo messo a posto i tasselli dunque non possiamo muoverci e di certo non saremo in grado di predisporre una gara entro la fine di marzo. Per noi restano validi gli accordi che stabiliscono la proroga al 2027, con la ferma intenzione di andare a gara ben prima del termine previsto”.

Quindi la situazione si è nuovamente riaperta dopo il pronunciamento del Tribunale amministrativo della Liguria secondo il quale l’accordo tra Governo e Commissione Europea non avrebbe valore perchè non esiste alcun documento scritto. In più un accordo simile non potrebbe prevalere sulla pronuncia della Corte di Giustizia. Il Tar ha riportato dunque indietro le lancette del tempo ribadendo che le concessioni demaniali marittime per attività turistico e ricreative beneficiarie hanno cessato i loro effetti il 31 dicembre 2023. Quindi le nuove assegnazioni devono avvenire attraverso le gare tra potenziali candidati come stabilito dalla Bolkestein.

Il 5 marzo si riuniranno a Roma gli stati generali del turismo balneare nell’incontro promosso dal sindacato balneari aderente a Confcommercio. “Vorrei partecipare – conferma Anna Galli portavoce del Sib – come abbiamo fatto un anno fa. Ci ritroviamo ancora una volta alla vigilia della stagione estiva con le idee confuse e nessuna garanzia, con i soliti problemi e qualche angoscia in più. Ci affidiamo a sentenze dei vari Tribunali che indicano strade differenti. In questa situazioni ci rimettiamo soltanto noi che da anni lavoriamo, investiamo e manteniamo alto il livello del turismo. Per altro siamo quelli che vengono attaccati perchè accusati di appropriarci di un bene e di guadagnarci. Siamo nel mirino dell’opinione pubblica. Se la nostra categoria aumenta del 10% le tariffe si scatena un putiferio, se al supermercato si spende il doppio rispetto a qualche anno fa per acquistare la solita spesa nessuno dice nulla. Se esisteva un impegno alla proroga fino al 2027 non si comprende perchè ci debba essere una marcia indietro da un lato e una accelerazione alla stesura dei bandi che le amministrazione avrebbero invece dovuto predisporre per la stagione 2026-2027”.

Massimo Merluzzi