La guardia di finanza della Spezia ha sequestrato denaro e beni per 610mila euro a marito e moglie cinquantenni residenti a Fosdinovo, tra cui le quote di un lussuoso immobile con piscina e terreni sulle colline, che da solo vale 320mila euro. L’accusa per la coppia, che risulta incensurata, è di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte relativa alla gestione della società da loro costituita nel settore dell’arredamento di imbarcazioni di lusso. Le indagini, coordinate dalla procura della Spezia, hanno permesso di ipotizzare, sulla base di gravi indizi di colpevolezza, il compimento di operazioni dolose da parte dei due imprenditori che hanno portato al dissesto della società da loro amministrata e posta in liquidazione alla fine del 2019.
Le indagini effettuate dal nucleo di polizia economico finanziaria della Spezia, diretto dal maggiore Andrea De Gennaro, hanno permesso di smascherare il disegno criminoso posto in essere dalla coppia. Nel 2011 marito e moglie avevano costituito una società per eseguire lavori di arredo su lussuosi yatch prodotti da uno dei principali cantieri navali spezzini. Si occupavano del montaggio dei mobili e dei divani e gli affari procedevano bene. Peccato, però, che avevano ’dimenticato’, sistematicamente, di versare le imposte, i contributi e le ritenute d’acconto per un importo complessivo di circa 480mila euro. Quando la società era stata posta in liquidazione, nel 2019, la coppia ne aveva creata subito un’altra, a favore della quale venivano trasferiti dipendenti, commesse e attrezzature, restando peraltro invariata la sede legale e l’ubicazione degli uffici, nel comune di Castelnuovo Magra. Oltre al debito nei confronti dell’erario, veniva anche individuata la sottrazione di un valore di oltre 130mila euro, ritenuto profitto del reato, relativo alle commesse già acquisite dalla vecchia società e poi cedute a quella di nuova costituzione, che effettivamente procedeva con l’esecuzione di tali lavori, incassando il relativo pagamento.
Sono questi i motivi che hanno portato l’autorità giudiziaria ad emettere il decreto di sequestro preventivo che è stato eseguito dalle fiamme gialle. Lo scopo è quello di bloccare le disponibilità presenti sui conti correnti, pari a circa 142mila euro, ma anche le quote dell’immobile dove vive la coppia a Fosdinovo del valore complessivo di circa 320mila euro, di un’autovettura di valore pari a circa 30mila euro e di una moto del valore di circa 10mila euro.
Massimo Benedetti