MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Tentato omicidio a Capodanno: scoperto e arrestato dalla polizia

Un marocchino di 29 anni che aveva colpito il rivale al collo con i cocci di un bicchiere dopo una lite

Il primo intervento in seguito all’aggressione era stato effettuato dalla squadra volante della polizia, quindi l’arresto ad opera della squadra mobile (foto repertorio)

Il primo intervento in seguito all’aggressione era stato effettuato dalla squadra volante della polizia, quindi l’arresto ad opera della squadra mobile (foto repertorio)

La Spezia, 27 gennaio 2024 – I fatti si riferiscono alla notte di Capodanno, ma il cerchio si è chiuso l’altro pomeriggio in viale Garibaldi. Lì la squadra mobile ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 29 anni, che il primo gennaio si era reso protagonista di una violenta aggressione in piazza Cavour nei confronti di un ventottenne anche lui straniero, con il quale aveva avuto in precedenza una lite per futili motivi davanti ad un bar.

Gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio, firmata del gip Marinella Acerbi su richiesta del pubblico ministero Maria Pia Simonetti e dello stesso procuratore capo Antonio Patrono.

Erano le ore 1,25 del primo dell’anno quando una pattuglia della squadra volante era intervenuta in piazza del mercato in seguito alla lite poi degenerata. Trascorsi pochi minuti dal primo diverbio, mentre la vittima era poco distante dal bar in compagnia di alcuni amici, veniva raggiunta dallo stesso Chihi con cui aveva in precedenza litigato il quale, questa volta armato dei cocci di un bicchiere di vetro, lo coglieva di sorpresa colpendolo al collo e procurandogli una profonda ferita con copiosa perdita di sangue.

Il ferito , che continuava a sanguinare, soccorso dai poliziotti e accompagnato con l’ambulanza al pronto soccorso del Sant’Andrea, veniva condotto in sala operatoria e suturato in anestesia generale per un’importante lesione muscolare al collo. Le indagini, avviate immediatamente dalla squadra mobile, consentivano di raccogliere elementi grazie alla denuncia resa dalla parte offesa, alle testimonianze degli amici ed alla dettagliata descrizione dell’autore del ferimento che, tuttavia, risultava sconosciuto a tutte le persone sentite a verbale. Venivano acquisite anche le registrazioni delle telecamere di sicurezza cittadine che permettevano agli investigatori, attraverso una capillare analisi, di ricostruire la dinamica dei fatti, che corrispondeva al racconto della vittima e dei testimoni, nonché di raccogliere alcune immagini dell’autore dell’aggressione e delle sue movenze, poi risultate utili per giungere alla sua identificazione.

Gli uomini e le donne della sezione omicidi della squadra mobile spezzina, a seguito di una mirata e serrata attività di perlustrazione del centro cittadino, hanno poi individuato un uomo che, per aspetto somatico ed andatura, poteva essere proprio l’autore della grave e violenta aggressione, ripreso anche dai sistemi di videosorveglianza. Il sospetto veniva controllato, identificato ed accompagnato negli uffici della questura per essere sottoposto a rilievi foto dattiloscopici e, successivamente, riconosciuto per l’autore del reato sia dalla vittima che dai testimoni.

La violenta aggressione, realizzata con un oggetto tagliente e diretta volontariamente ad una parte vitale del corpo, avrebbe potuto causare la morte della vittima, pertanto è scattata l’accusa di tentato omicidio. Il complesso degli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini ha condotto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita l’altro pomeriggio. L’uomo si trova ora a Villa Andreino e lunedì, difeso dall’avvocato Raffaella Nardone, verrà ascoltato dal gip nell’interrogatorio di garanzia