REDAZIONE LA SPEZIA

Possibile terapia per ridurre deficit in bambini nati prematuri, il modello del “Gaslini”

L’Istituto Italiano di Tecnologia e l’ospedale pediatrico genovese hanno sviluppato un nuovo modello preclinico per lo studio dei deficit cognitivi e comportamentali

Microfotografia di neuroni dell’ippocampo, Luca Ramenighi direttore UOC Patologia Neonatale

La Spezia, 5 marzo 2024 – L’Istituto Italiano di Tecnologia e l’ospedale Gaslini hanno sviluppato un nuovo modello preclinico per lo studio dei deficit cognitivi e comportamentali che possono manifestarsi in bambini nati prematuri. Il confronto tra il modello e i pazienti ha portato all’identificazione di un farmaco, già in commercio, che potrebbe essere impiegato in futuro come terapia. 

Tutto è nato dalla ricerca che i due istituti hanno pubblicato sulla rivista internazionale Sciences Advances, nel quale veniva sviluppato un nuovo modello sperimentale riportante deficit cognitivi e comportamentali simili a quelli che si possono manifestare nei bambini nati pretermine, consentendone quindi lo studio. I risultati della pubblicazione gettano le basi per un possibile trattamento che in futuro potrebbe essere utilizzato per diminuire la gravità di queste patologie.

“I neonati gravemente pretermine, cioè nati prima di 32 settimane di gestazione, vanno incontro a complicanze dovute allo sviluppo incompleto degli organi. A questi problemi si aggiunge il distacco precoce dalla placenta, che priva i piccoli del supporto di alcune sostanze fondamentali per lo sviluppo, come l’IGF-1 (Insulin Growth Factor type 1), ormone che svolge un ruolo fondamentale nella crescita di molte cellule del corpo, tra cui quelle cerebrali" spiega il professor Luca Ramenghi, direttore UOC Patologia Neonatale e Dipartimento Materno Neonatale dell’Istituto Gaslini.

I ricercatori hanno identificato un farmaco, già in commercio come antiepilettico, che migliora i deficit cognitivi e comportamentali nel modello preclinico. Si tratta del Ganaxolone, già approvato dalla Food and Drugs Administration (FDA) statunitense, cosa che consentirebbe di accorciare i tempi per il suo impiego per la riduzione dei disordini neuropsichiatrici dei bambini nati prematuri attraverso nuovi test clinici.