Battaglia sul Ravano. Gara del primo lotto. Il Tar riammette la cordata esclusa

Il tribunale dispone la sospensione degli atti firmati da Lsct. Il raggruppamento ottiene una partecipazione con riserva

Il nuovo terminal finisce al Tar. Battaglia sui lavori al Ravano. Un’azienda esclusa fa ricorso

La Marina del Canaletto in uno scatto del settembre dello scorso anno,. L’area sarà utilizzata da Lsct. per realizzare nuove banchine e piazzali

La Spezia, 21 settembre 2024 – Ammissione con riserva, in attesa dell’udienza per la trattazione nel merito del ricorso, prevista il 4 ottobre. Così il Tribunale amministrativo regionale si è pronunciato sulla richiesta di sospensiva degli atti presentata da un raggruppamento temporaneo di imprese che era stato escluso dalla gara da oltre 90 milioni di euro (ancora in corso) per la realizzazione del nuovo Terminal Ravano di Lsct. La notizia del ricorso, data in esclusiva nei giorni scorsi da La Nazione, aveva destato clamore nella comunità portuale, preoccupata dei possibili ritardi che potrebbe procurare la vicenda al procedimento amministrativo avviato a inizio settembre per l’affidamento dei lavori.

Ora, il pronunciamento del Tar, con il decreto che accoglie la domanda di adozione delle misure cautelari presentata dal raggruppamento temporaneo di imprese composto da Rcm Costruzioni, Fincosit, Suardi e Cmci Consorzio stabile, disponendo l’ammissione con riserva alla procedura. Il Tar nel decreto sottolinea che “il raggruppamento ricorrente possiede certamente i requisiti sostanziali per la partecipazione alla gara; la discrasia nelle dichiarazioni relative ai requisiti di partecipazione e alle percentuali di esecuzione dei lavori, peraltro di minimo rilievo, sarebbe secondo parte ricorrente da addebitare a mero errore materiale”, evidenziando inoltre come “sia nell’interesse della stessa stazione appaltante l’ammissione con riserva del raggruppamento alla gara, sia con riferimento al principio di massima partecipazione alle gare, sia onde evitare che, qualora l’esclusione venga giudicata illegittima, la procedura ne risulti a posteriori invalidata”.

Sotto la lente del Tar erano finiti infatti il verbale di gara numero 1, del 4 settembre con il quale il responsabile unico del procediemnto e la struttura di supporto – preposti all’espletamento della procedura di gara per l’affidamento dei lavori – hanno disposto l’esclusione del gruppo di aziende dalla procedura di gara, e anche la nota del 9 settembre con cui il rup di La Spezia Container Terminal aveva formalmente comunicato l’estromissione dalla gara. In ballo, come detto, il primo lotto dei lavori, il cui importo a base d’asta è stato fissato in 90.024.818,73 euro (l’investimento complessivo è di oltre 232 milioni; ndr), mentre la fine dei lavori è attesa entro la fine del 2026. Si tratta di lavori attesi da quasi un decennio dalla comunità portuale, in grado di segnare la svolta non solo verso l’attuazione del Piano regolatore portuale, ma anche verso l’implementazione dei traffici dello scalo spezzino.

Matteo Marcello